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Masala (GdS): “Inter, meglio un giovane come Retegui. E Dzeko era usato sicuro”

Fabio Alampi Redattore 

I nerazzurri si ritrovano con una lacuna in attacco non ancora colmata, a pochi giorni dall'inizio della stagione

Andrea Masala, nel suo editoriale per La Gazzetta dello Sport, ha parlato di Inter e della questione attaccanti: "L'affare Lukaku ha avuto e continua ad avere ripercussioni a catena su tutti i fronti. A cominciare dall'aspetto tecnico: non avere un punto di riferimento in avanti come il belga, sul quale si contava prima del clamoroso voltafaccia, complica i piani. Ancor di più dopo la partenza di uno del calibro di Dzeko. Visto ciò che passa il mercato di Ferragosto, il bosniaco, per quanto stagionato, rappresentava un'opzione sicura e garantita. E invece Inzaghi in attacco non soltanto è rimasto all'improvviso senza due pezzi grossi, ognuno con le rispettive controindicazioni, ma protagonisti della cavalcata in Champions e "chiavi in mano".

Ora la dirigenza nerazzurra è costretta ad arrabattarsi pur di consegnare al tecnico un centrattacco degno di tale qualifica. Sfumato Scamacca, che ha preferito l'Atalanta, via via sono saliti alla ribalta e poi andati in dissolvenza Morata e Balogun, si sonda anche Taremi, che non convince in assoluto. Sono tutti attaccanti di seconda fascia, che in ogni caso impongono un investimento oltre i 20-25 milioni, a stare bassi.

Scarta qui, scarta là, metti prima un paletto e poi un altro, e ti ritrovi a trattare, per esempio, anche Arnautovic. Che potrebbe perfino rivelarsi una soluzione efficace, mai dire mai, ma che non ha il profilo ideale per una formazione che ha guardato negli occhi la corazzata City in finale. Il tempo passa e non c'è niente di peggio se devi comprare per forza: la fretta diventa una pessima consigliera. Ripresentarsi alla partenza con l'austriaco sa tanto di ripiego: significa che ci si arrangia con una pezza in attesa di occasioni migliori, difficili da scorgere nell'attuale panorama. A fine mercato restano gli avanzi di magazzino: così è se vi pare, non si può pretendere l'affare del secolo. Un club come l'Inter deve trattarsi meglio se intende restare nella élite continentale.

[...] Si poteva tentare di assoldare un giovane emergente. Il popolo nerazzurro, oltre allo juventino e al milanista, avrebbero applaudito l'arrivo di Retegui o di Beltran, poi approdati in Italia: sono scommesse, come lo era lo stesso Lautaro, tanto per restare in ambito argentino".



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