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Se l'Inter vorrà risollevarsi, avrà bisogno anche e soprattutto del miglior Radja Nainggolan. Quello che, di fatto, a Milano non si è mai visto, ma che i dirigenti e principalmente Spalletti sperano ancora di poter ammirare. Anche perché da questi mesi dipende molto del futuro nerazzurro del belga. Che, tra l'altro, ha delle settimane per smentire una convinzione creatasi ad Appiano Gentile:
"La sensazione è che all'Inter e a Milano il Ninja non si sia ancora integrato: sembra un calciatore svuotato nella testa più che nel fisico, non trasmette quella scossa elettrica che a Roma dava ai compagni, non li trascina. Giovedì nei quindici minuti in cui è stato in campo era sottotono: ha provato due volte la conclusione e ha avuto la personalità di tirare il quinto rigore, in teoria il più “pesante”. Il problema è che non ha mai preso la porta. Strano per un giocatore della sua classe che certo non ha disimparato come si calcia. La sensazione alla Pinetina è che Radja abbia bisogno di lavorare a livello psicologico per tornare a tirare fuori il meglio e infatti Spalletti ci sta parlando spesso. Di pari passo va avanti il lavoro atletico, che non ha dato finora i risultati sperati: Nainggolan non è titolare dal 22 dicembre e l'impressione è che solo giocando in partita potrà tornare al top. Anche perché il belga già adesso pare molto più asciutto rispetto al passato", scrive il Corriere dello Sport.
(Fonte: Corriere dello Sport)
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