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CdS: “Ecco la miglior medicina per un’Inter ammalata di discontinuità”

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La miglior medicina per combattere e superare la discontinuità dell'Inter. È il Corriere dello Sport a svelare qual è

Alessandro Cosattini

La miglior medicina per combattere e superare la discontinuità dell'Inter. È il Corriere dello Sport a svelare qual è, nell'analisi della vittoria per 2-0 dei nerazzurri ieri a San Siro contro il Lecce. Coi 3 punti di ieri e i risultati delle altre nel weekend, l'Inter è tornata al secondo posto in solitaria a -15 dal Napoli.

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La miglior medicina per l'Inter

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"Ancora una volta San Siro si rivela la miglior medicina per un’Inter ammalata di discontinuità. È vero che anche in casa i nerazzurri hanno pagato dazio contro una piccola, ma il capitombolo con l’Empoli era nato, oltre che da una serata storta, anche dall’espulsione di Skriniar nel primo tempo. Ieri, invece, il Lecce è stato regolato con scioltezza, e due reti, una per tempo, al netto di qualche frenesia di troppo che, in più di un frangente, ha tolto precisione nella rifinitura a ridosso dell’area avversaria. Insomma, la truppa di Inzaghi non è stata travolgente, ma giudiziosa e paziente nell’attendere il momento giusto per colpire, e di fatto Onana non ha mai corso veri pericoli. 

L'assist salva Dumfries

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I gol sono nati proprio in questo modo. Il primo è stato innescato da un appoggio di tacco di Lautaro per lo scatto di Gosens, che si è trovato una prateria davanti: intelligente lo scarico per Barella, appostato sul lato opposto dell’area, che, invece di tirare, ha aspettato Mkhitaryan, prontissimo, di prima, a scaraventare nel sette. Per la seconda rete, sempre Barella ha aperto un corridoio per la fuga di Dumfries, che, dopo tanti errori, ha trovato a centro area Lautaro, rapido al volo ad infilzare Falcone. Fino a quel momento, l’olandese era stato protagonista di una prestazione da horror, tanto da arrivare ad incespicare sul pallone al momento di concludere in contropiede. Chissà che essere riuscito a confezionare un assist dopo così tanto tempo (l’ultimo risaliva al 6-1 con il Bologna ed era il 9 novembre...) non sia il primo passo per uscire dal suo momento nero.

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Sprazzi di Gosens

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Gosens, di contro, ha confermato la sua buona vena, dopo essere stato tra i pochi a salvarsi la scorsa settimana al Dall’Ara. Il tedesco è un esterno diverso rispetto a Dimarco, va all’assalto dell’area avversaria e non ha lo stesso mancino educato dell’azzurro per disegnare traversoni, ma con quella gamba tornata a girare a dovere è senz’altro un’arma da sfruttare. Con i 3 punti conquistati contro il Lecce, l’Inter si è issata nuovamente sulla seconda piazza solitaria in classifica. A La Spezia, venerdì, i nerazzurri avranno l’opportunità di consolidare quella posizione, così da presentarsi nelle migliori condizioni psicologiche per il ritorno con il Porto", si legge.

(Fonte: Corriere dello Sport)

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