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Inter, non facile migliorare l’undici titolare. Dopo Cabal ecco cosa manca. Ci vuole coraggio a…

Gianni Pampinella Redattore 
A un mese esatto dall'inizio del campionato, la Gazzetta dello Sport analizza le rose delle big

Tutti a caccia dell'Inter. A un mese esatto dall'inizio del campionato, la Gazzetta dello Sport analizza i movimenti in entrata e in uscita delle big. Un mese di lavori in corso nel cantiere scudetto con l'Inter che da tempo si è portata avanti bloccando mesi fa due ottimi giocatori come Zielinski e Taremi. Senza dimenticare che uno dei vantaggi dei nerazzurri sarà quello di ripartire con la stessa guida tecnica, mentre Juve e Milan hanno deciso di cambiare.

"Non è facile cambiare quando vinci: l’Inter non sfugge a questa regola. Migliorare l’undici titolare è complicato, sarà la carta d’identità a suggerire nuove soluzioni. Intanto la squadra ideale c’è già e, saggiamente, Marotta e Inzaghi si stanno preoccupando di allestire l’Inter-bis con altri undici titolari: con l’arrivo di Cabal a sinistra dovrebbe mancare soltanto chi copra le spalle a Lautaro per completare la rosa. Ci vuol coraggio a chiamare riserve Darmian, De Vrij, Carlos Augusto, Frattesi, Zielinski, Taremi. Nerazzurri in prima fila, ma un particolare inquieta: dal 2020 i campioni cambiano ogni anno, Juve, Inter, Milan, Napoli, Inter. E il prossimo?".

"Le altre grandi storiche sono giornalisticamente le più interessanti da studiare. Hanno voltato pagina: addio ad Allegri e Pioli, ecco Motta e Fonseca. Nuove idee, nuovo entusiasmo, ricostruzione obbligata. Per i bianconeri è l’anno zero anche per le uscite, vedi Chiesa, discutibile, e Rabiot, senza rimpianti. Motta ha chiesto un centrocampo fisico (Thuram), di regia (Douglas Luiz) e d’incursione con il prossimo obiettivo Koopmeiners. Senza dimenticare che ci sono anche Fagioli, Locatelli e Miretti. Un po’ meno comprensibile vendere Soulé se poi per lo stesso prezzo devi comprare un’altra ala, ma le vie del mercato sono un’enigma. Dietro serve un altro centrale (Todibo?), in caso si punterà su Tiago Santos a destra, Djalo sarà un altro “acquisto”. Con questi colpi sarebbe la prima rivale".

"Il Milan non sta realizzando un’inversione a U, ma vuole aggiungere un nuovo elemento per reparto: Pavlovic in difesa, Fofana in mezzo e Morata, già fatto, davanti. Pulisic e Leao non sono Yamal e Williams, e neanche Loftus-Cheek è il Dani Olmo visto in Germania, ma quello che manca soprattutto è un Rodri: perché Fofana è un bel giocatore ma, da quanto risulta, non un leader. Quello che è già mancato nel dopo Tonali... Se non dovesse arrivare il francese si potrebbe puntare su Samardzic, pare, ma i ruoli sono del tutto diversi: l’udinese può sostituire Loftus-Cheek, non un mediano. A destra della difesa Emerson Royal nel mirino. Neanche lui un top, ma il Bologna ha spiegato che le idee possono essere più importanti dei nomi".


(Gazzetta dello Sport)