Inter e Milan, avanti tutta per il nuovo San Siro: inizia il dibattito, la Cattedrale cambia faccia

Avanti tutta per il nuovo stadio. Inizia oggi a Palazzo Marino il dibattito pubblico per discutere gli aspetti principali del maxi intervento di rossoneri e nerazzurri, un passaggio obbligatorio verso la realizzazione del nuovo impianto che si concluderà con la relazione da presentare il 18 novembre.

"La linea del traguardo ancora non si vede, ma Inter e Milan provano a entrare nell’ultimo chilometro del progetto nuovo San Siro" scrive La Gazzetta dello Sport.

L'obiettivo è la realizzazione entro la stagione 2027/2028. Il nuovo stadio, però, rischia di essere diverso dalla Cattedrale di Populous, progetto presentato circa tre anni fa.

"Per assecondare le richieste vincolanti del Comune di Milano, su tutte la riduzione delle volumetrie e l’aumento degli spazi destinati al verde pubblico, però, il progetto oggi appare radicalmente cambiato. E la trasformazione non riguarda solo il mitico Meazza, che verrà tutto demolito quando le squadre entreranno nel nuovo stadio, ma anche l’arena da 60-65mila posti destinata a diventare la casa di Inter e Milan per quasi 100 anni".

L’investimento privato resta di 1,3 miliardi anche con le volumetrie ridotte, ma l’allungamento dei tempi si fa sentire sul peso economico dell’intera operazione. Alcune cose, infatti possono cambiare:

"Nell’ultimissimo rendering, infatti, accanto al parco urbano di 10 ettari la Cattedrale ha un aspetto completamente diverso da quello che lo studio americano Populous ha presentato nel settembre 2019, scelto poi come progetto definitivo dai club alla fine del 2021. La forma quadrata non c’è più, le guglie che richiamano il Duomo sembrano scomparse, i vetri della facciata in stile Galleria Vittorio Emanuele II decisamente ridimensionati".

Tutto da rifare? No, almeno per ora:

"È giusto precisare che siamo ancora nel campo dello studio di fattibilità e che quindi lo stadio può cambiare e quasi sicuramente cambierà ancora, ma comunque il “nuovo” impianto oggi ha una forma molto più classica, ovale. La Cattedrale resta comunque il progetto architettonico scelto da Inter e Milan, ma solo quando si procederà alla redazione del progetto esecutivo si capirà quale potrà essere davvero il profilo del nuovo stadio (nel dossier per il dibattito pubblico si parla infatti di «suggestione che interpreta un concept»). Di sicuro l’adattamento alle volumetrie ridotte - che ha portato all’elaborazione del nuovo rendering – spingerà a fare dei cambiamenti rispetto a tre anni fa. In più c’è anche la variabile costi, che punta decisamente verso l’alto".

Stabiliti i numeri del nuovo impanto:

"Lo stadio, comunque, resterà da 60-65mila spettatori, con almeno 9mila posti premium (si può salire fino a 13.500), e avrà solo due anelli. Sarà alto circa 30 metri, metà Meazza, e diversamente dall’impianto di oggi sarà chiuso ai lati, garantendo un’importante riduzione dell’inquinamento acustico. Nell’area ci saranno 10 ettari di “verde fruibile”, circa il doppio rispetto alla situazione di oggi, una torre con gli uffici, una grande zona dedicata agli sport di base e una cittadella dello sport che prenderà il posto del Meazza. Il cantiere dovrebbe durare circa 2.400 giorni, cioè 6 anni e mezzo: lo stadio, ovviamente, è la priorità, si punta a giocarci nel 2027-28 e i club prevedono di ricavare 40 milioni a testa a stagione".

13 incontri prima di trasformare il progetto in esecutivo. L'ultimo step per capire quale sarà la Cattedrale di Milan e Inter:

"Da oggi, comunque, l’intero progetto sarà illustrato nei dettagli. Nel primo incontro pubblico a Palazzo Marino, Antonello e Scaroni, da sempre frontman societari nella materia-stadio, spiegheranno innanzitutto le ragioni dei club. Poi si entrerà nelle questioni tecniche e si discuterà di sostenibilità economica, ambientale e sociale. In totale gli incontri saranno 13 e dopo la relazione conclusiva del coordinatore Andrea Pillon ci saranno al massimo due mesi per presentare il dossier definitivo".

(Fonte: La Gazzetta dello Sport)