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Inter-Milan, che disastro: il Meazza si svaluta di 6 miliardi perché…

Alessandro De Felice

Uno studio economico dimostra come lo stadio delle milanesi abbia risentito delle prestazioni sportive delle due squadre

Non sono anni semplici per il calcio milanese, in declino da ormai troppo tempo. A certificarlo è anche il valore dello stadio Meazza, che negli ultimi tempi avrebbe perso 6,6 miliardi di valore. Questo è quanto riporta il Corriere della Sera, che riprende uno studio dell'economista Marco Vitale. A causare ciò è stata la cattiva gestione di Inter e Milan, da troppi anni lontane dall'Europa che conta, tanto che il brand dello stadio ne ha risentito. Oggi il valore del Meazza è di circa 23 miliardi, contro i 30 di qualche anno fa. Ecco tutti i dati che fornisce la testata giornalistica:

IL CALCOLO DEI VALORI - "Per definire questi valori, la Camera di commercio di Monza e Brianza ha valutato la combinazione di parametri come il ranking della classifica Uefa, gli spettatori registrati delle partite, i fatturati delle società calcistiche, la conoscibilità e la reputazione internazionale attraverso Internet e i social network, il valore economico del territorio di riferimento. E su queste basi risulta che i risultati di Real e Atlético hanno fatto decollare il valore calcistico di Madrid (43,4 miliardi, più 11,4 rispetto al 2009), così come United e City hanno spinto in alto il brand Manchester (65 miliardi, +16,6), e il Bayern Monaco ha fatto salire le quotazioni del capoluogo bavarese fino a 30,9 miliardi di euro (+6,6)".

FINALE CHAMPIONS - Calcolato anche il valore economico della finale di Champions League del 28 maggio: 25 milioni di indotto turistico, creato dagli 80 mila tifosi attesi, che destineranno allo shopping 5,6 milioni, spenderanno 4,5 milioni per mangiare e 12,7 milioni per l’alloggio, oltre a 2,2 milioni per i trasporti e altre spese. Ma l’indotto sarebbe stato più alto se a giocare la finalissima fosse stato il Manchester City, dal momento che il budget dei turisti inglesi è più elevato.

MANTO ERBOSO - Intanto, scoppia il giallo del prato di San Siro. Nel pomeriggio, da Doha, il match operations manager dell’Uefa Keith Dalton, lo boccia senza riserve: «Il capo giardiniere è l’unico con competenze tecniche — dice —, tutti gli altri possono al massimo tenere una forca». Ma promette che tra dieci giorni il prato sarà «degno» del derby madrileno. In serata, da Ginevra, arriva un netto contrordine del direttore delle competizioni dell’Uefa, Giorgio Marchetti: «Nessuna riserva a proposito delle condizioni del campo di Milano, che sarà eccellente».