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Inter-Milan, Fonseca cambia modulo? Inzaghi studia la contromossa

Inter-Milan, Fonseca cambia modulo? Inzaghi studia la contromossa - immagine 1
Fonseca sta pensando al 4-4-2 che all'occorrenza diventa 4-2-3-1 o 4-1-4-1, Inzaghi studia la contromossa
Matteo Pifferi Redattore 

"Non sarà come la partita a scacchi più famosa del mondo, quella tra Fischer e Spassky nel 1972, in piena Guerra Fredda. No, non c’è l’ambizione di arrivare a tanto. Ma Inzaghi e Fonseca qualcosa la stanno studiando, per sorprendere e sorprendersi. Perché in fondo gli ultimi sei derby e il momento di forma impongono qualche variazione sul tema, qualche mossa particolare. La impongono all’Inter, per non essere troppo uguale a se stessa, dunque troppo leggibile. E una svolta la cerca il Milan, per ovvi motivi". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in avvicinamento al derby di Milano.

Inter-Milan, Fonseca cambia modulo? Inzaghi studia la contromossa- immagine 2

Se Fonseca, a rischio esonero qualora dovesse arrivare un risultato negativo, ha pensato e sta pensando di cambiare e optare per un 4-4-2 che può, all'occorrenza, diventare un 4-2-3-1 o un 4-1-4-1, anche Inzaghi sta pensando ad una mossa a sorpresa.


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"Il tecnico dell’Inter aveva un paio di dubbi ieri mattina ma sembra averli sciolti con la rifinitura del pomeriggio: Dimarco sta bene e sarà titolare, a destra Dumfries è avanti nel ballottaggio con Darmian. Non ci sono svolte tattiche da registrare, l’Inter è uguale a se stessa da quattro anni con Inzaghi almeno nel modulo di partenza. Poi l’allenatore nerazzurro è bravo negli accorgimenti, in piccoli spostamenti dei suoi uomini. E c’è una zona di campo nella quale l’Inter pensa di poter mettere in seria difficoltà il Milan stasera ed è la sua fascia sinistra, la destra rossonera. Lì dove Dimarco è pronto a mettere in pratica un movimento a mezzaluna in grado di farlo diventare praticamente un terzo attaccante, sulla stessa linea di Lautaro e Thuram. Qualcosa s’è già visto contro l’Atalanta. E il movimento di Dimarco va di pari passo con quello di Bastoni alle sue spalle, pronto a trasformarsi da terzo centrale in un vero e proprio esterno. Così facendo, Inzaghi guadagna peso offensivo senza perdere qualità in costruzione, considerando il piede mancino decisamente all’altezza di Bastoni", spiega poi la Rosea.

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