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«Ancora una volta il nostro mondo è sconvolto da dinamiche che non appartengono ai frequentatori della Curva, che saranno sempre il cuore della Nord. Ancora una volta dobbiamo necessariamente leccarci le ferite dovute allo tsunami mediatico che ci ha travolto ancora una volta. Ne usciremo più forti e convinti del nostro imprescindibile ruolo di sostegno ai nostri colori e del legame con le tradizioni a cui saremo sempre fedeli». Comincia così, sulla fanzine della Curva Nord diffusa prima del derby tra Inter e Milan, la nota dei tifosi del secondo anello verde rispetto all'assenza della coreografia iniziale. Dopo quanto accaduto nelle scorse settimane, con l'omicidio Bellocco, i sostenitori nerazzurri spiegano che la solita scenografia iniziale non è stata autorizzata.
«La Nord va avanti riportando sempre al centro quel senso di appartenenza che accomuna tutti i suoi frequentatori dal 1969 e ringrazia tutti coloro che hanno risposto presente nel prendersi la gravosa responsabilità di portare avanti la gestione organizzativa del nostro ambiente. La patetica ondata giustizialista ha prodotto le solite ingiustificate restrizioni e divieti degli strumenti del tifo. Strumenti indispensabili per generare quel sostegno che è sempre stato un fattore nel conseguire i grandi risultati che ci ha dato la nostra Inter. Per questa ragione, con grande dispiacere, in occasione del derby non potremo offrire l'abituale cornice di colore, da anni nostro fiore all'occhiello», si legge.
«Ancora una volta faremo buon viso a cattiva sorte e ci adopereremo per sopperire con la voce e col cuore ai limiti che ci sono stati imposti dall'opportunistica strumentalizzazione delle norme 'preventive' per la tutela dell'ordine pubblico.E confidiamo nell'aiuto di tutti coloro che come noi amano i colori nerazzurri per continuare insieme a fare la differenza necessaria ai nostri ragazzi sul campo. Per continuare a moltiplicare gli sforzi in nome dell'Inter e della sua gloriosa storia», conclude la Curva Nord.
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