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Rosa più ampia
—"Il secondo piano su cui lavorare è l'organico. Che è più attrezzato rispetto alla scorsa stagione. I giudizi d'estate sono sempre parziali e vanno confermati dal campo, certo. Ma sembra difficile da stravolgere il pensiero iniziale. E dunque Martinez per dare il cambio a Sommer, quando lo svizzero dovesse accusare un calo di forma. Zielinski dove c'erano Sensi e Klaassen è un evidente salto in avanti. E in attacco Taremi al posto di Sanchez, per appoggiare la ThuLa. La qualità è aumentata. E questo consentirà a Inzaghi una rotazione sulla carta maggiore rispetto alla scorsa stagione, quando in campionato giocavano quasi sempre più o meno gli stessi. E dunque una gestione migliore delle energie e un'Inter meno uguale a se stessa tra una partita e l'altra. Ma anche dentro la stessa gara: Zielinski e Taremi, per dire, sono giocatori in grado di aggiungere colpi e soluzioni".
Capacità di evolversi
—"Il terzo piano è tattico. L'Inter ha uno spartito ormai riconoscibile, limitandosi al modulo è naturale che si seguirà sempre la stessa strada, ovvero il 3-5-2. Ma dentro questa continuità, qualcosa di nuovo Inzaghi lo inserirà. È andata così lo scorso anno, specie nei movimenti dei centrocampisti, le mezzali sullo stesso lato, Barella spesso in aiuto di Calhanoglu come regista, Lautaro molto più dentro l'area rispetto al passato. Questa Inter si conosce già. E tutti la aspettano al varco. Ma qualche variazione sul tema ci sarà. Per esempio, una sfida sarà quella di avvicinare ancora di più Thuram alla porta avversaria, portandolo dentro l'area molto più spesso, con molta più frequenza. Un altro passaggio può essere quello di sfruttare con maggiore insistenza la soluzione da fuori area: Zielinski è in questo senso un'arma in più".
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