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Inter verso Istanbul col morale alto. Vittoria con personalità, col City ne servirà tanta

L'Inter chiude al meglio il campionato battendo il Torino senza strafare e gestendo al meglio tutte le forze

L'Inter chiude al meglio il campionato battendo il Torino senza strafare e gestendo al meglio tutte le forze. Inzaghi dà minuti a tutti, cercando di mantenere alta la condizione fisica. Ora manca la gara più importante dell'anno, ma la squadra nerazzurra ci arriva nel migliore dei modi.

"Alla truppa Inzaghi, insomma, è stato sufficiente usare calma e lucidità per gestire la partita e anche per colpire. Contro questo Toro, chiaramente, l’Inter non ha potuto fare le prove generali di ciò che dovrà fronteggiare contro il Manchester City. La personalità ai nerazzurri, però, non è mancata e quella, a Istanbul, servirà certamente. Brozovic, ad esempio, è stato spesso chirurgico nella gestione del gioco e anche nell’approfittare dello spazio che gli ha concesso Ilic. Come in occasione del gol: si è spostato la palla sul sinistro e ha incrociato la conclusione dalla distanza, sorprendendo Milinkovic, che si è tuffato goffamente in ritardo", spiega il Corriere dello Sport.

"Anche a inizio ripresa, nonostante, i padroni di casa cercassero di premere, è stata l’Inter ad essere più pericolosa con Dzeko e Gagliardini, comunque senza strafare. Il bosniaco, in ballottaggio con Lukaku per Istanbul, nel frattempo era subentrato a Lautaro, assolutamente da preservare, come Barella e Acerbi, sicuramente nell’undici anti-City, hanno preso il posto di Calhanoglu e Bastoni, in modo da non perdere il ritmo partita. Il finale è stato tutto granata, con gli ospiti che, di contro, hanno sprecato parecchio in ripartenza. Evidentemente era già scattata la modalità piccolo cabotaggio. Ma, grazie anche al già citato Cordaz e ad un attento e preciso De Vrij, il muro ha resistito. Non sarebbe cambiato nulla con un 1-1, ma arrivare a Istanbul con un’altra vittoria è senz’altro meglio. Per il resto, servirà un’impresa", aggiunge il quotidiano.