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Inter, il motore comincia a carburare. CdS: “La squadra di Inzaghi dà l’impressione di…”

Simone Inzaghi in Inter-Spezia 2022
Per Inzaghi il debutto a San Siro è una dolce serata da godersi senza pensieri: l'analisi del Corriere dello Sport

Matteo Pifferi

"Il motore nerazzurro comincia a carburare. Non ancora per girare a pieno ritmo per tutti i 90’, ma in quegli scorci in cui sprigiona al massimo la sua potenza dà l’impressione di poter travolgere tutto e tutti". Apre così l'articolo del Corriere dello Sport in merito all'analisi di Inter-Spezia, partita mai in discussione per i nerazzurri: "Non lo indica solo il risultato – dopo l’affannoso 2-1 strappato in Puglia ecco il rotondo 3-0 rifilato ai liguri -, ma anche il fatto che dietro i nerazzurri non abbiano mai rischiato. Addirittura il primo tiro (fuori) degli ospiti è arrivato solo dopo 70’. Serviva un segnale anche dalla difesa, che finora, dalle amichevoli al prima di campionato, aveva incassato sempre almeno una rete. Ad ogni modo, è probabile che sia soltanto una questione di tempo. Una squadra molto fisica come quella nerazzurra ci mette sempre un po’ di più ad entrare in forma", analizza il quotidiano.

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Sempre LuLa

La certezza, invece, continua ad essere la coppia Lautaro e Lukaku, con l'assist del belga per la prima rete stagionale dell'argentino: "Barella ha visto Lukaku e lo ha servito in profondità: il suo appoggio di testa spalancava un’autostrada a Lautaro per la rasoiata di sinistro. Il finale del primo tempo era il migliore della squadra nerazzurra, che come un fiume in piena sfondava gli argini dello Spezia, divenuti improvvisamente fragili. Dragowski, aprendo il compasso, negava il gol a Dumfries, mentre era la traversa a dire no all’incornata di Lukaku. La ripresa non iniziava con gli stessi ritmi alti, ma l’Inter trovava comunque il modo di colpire, con Calhanoglu che si avventava su una respinta corta di Kiwior e bucava Dragowski. L’Inter, forse, allentava un po’ troppo la tensione. Così il terzo gol arrivava solo nel finale, dopo un lancio di Gagliardini, che Dzeko addomesticava, per poi confezionare un cioccolatino a Correa. Già, Inzaghi aveva cambiato entrambe le punte. Visto quello che sono capaci di fare, non è davvero il caso di affaticare troppo Lukaku e Lautaro…", chiosa il CorSport.

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