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A volere fortemente Nainggolan all'Inter è stato il tecnico Luciano Spalletti. Così ora nel calderone oltre al Ninja c'è anche l'allenatore nerazzurro:
"Il belga è diventato uno dei principali colpevoli della crisi nerazzurra anche se lui non era in campo nel pareggio di Roma, nel ko con la Juventus e nella sciagurata notte dell’eliminazione dalla Champions. E con lui sul banco degli imputati chi l’ha voluto fortemente. Quello Spalletti, a sua volta arrabbiato, non ha potuto fare altro che prendere atto dell’indifendibile comportamento del giocatore che nelle sue intenzioni avrebbe dovuto dare una marcia in più all’Inter. E lui stesso ora rischia in prima persona. Non sono passate inosservate le sue intemerate, l’ultima con un cronista a Verona, e nemmeno le sue proteste arbitrali anche dopo una vittoria. E si moltiplicano i racconti di un nervosismo latente, nemmeno troppo, che non sfugge a chi frequenta la Pinetina. L’arrivo di Marotta può essere solo una casuale coincidenza. Spalletti mangia il panettone, ma due vittorie nelle ultime nove partite sono una sentenza. Il terzo posto, che lo tiene saldamente in zona Champions, lo riabilita solo parzialmente. Contro il Napoli serve una scossa per evitare che il panettone risulti indigesto. E magari fatale per il futuro", si legge su il Giornale.
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