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Continuità e asticella alta in Europa
—Lo scudetto è arrivato anche con Inzaghi "ma si è enormemente rinforzato anche l’appeal europeo. Perché Conte una finale l’ha giocata e persa, ma in Europa League e con il Siviglia. Mentre Inzaghi una finale l’ha giocata e persa, ma in Champions League, contro una delle potenze assolute come il Manchester City di Guardiola. Insomma, un percorso che non solo non si è interrotto, ma addirittura ha portato l’Inter ad essere considerata stabilmente la prima favorita per lo scudetto e una delle più accreditate pretendenti a livello europeo".
Il telefono spento
—Lukakuinvece l'Inter l'ha lasciata due volte, nel 2021 dopo lo scudetto vinto. Voleva ritrovare il Chelsea ed è stato accontentato. Ma ha chiesto di tornare all'Inter nella stagione 2022-2023 e quando la società nerazzurra ha deciso di farlo restare lui spense il telefono e non rispose neanche ai suoi compagni. Anche in quel caso la società interista è stata costretta a trovare l'alternativa. Ed è arrivato Thuram che da terza punta è diventato l'altra metà della ThuLa.
"Il voltafaccia di Lukaku ha avuto effetti immediato sulle gerarchie. Thuram si è preso il posto da titolare, si è dimostrato il partner perfetto per Lautaro e ha scoperto doti di finalizzatore sconosciute", specifica il giornalista.
Nessuno si sarebbe aspettato che l'addio a due protagonisti così importanti del ritorno al successo dell'Inter avrebbe di fatto migliorato le cose. "Di sicuro l’Inter non avrebbe scoperto in Inzaghi un tecnico vincente e disponibile a seguire i programmi societari e Thuram non sarebbe quel giocatore che - preso a parametro zero - oggi vale almeno una settantina di milioni". Ora si va sul campo e qualcuno potrebbe prendersi una rivincita.
(Fonte: gazzetta.it)
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