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Vocalelli: “Inter, da addii clamorosi di Lukaku e Conte nate opportunità”

Eva A. Provenzano Caporedattore 
Quando l'attuale allenatore del Napoli aveva deciso di lasciare la squadra nerazzurra c'era il timore che non si trovare una continuità di progetto che con Inzaghi è arrivata

Alessandro Vocalelli, su La Gazzetta dello Sport, ha scritto di Inter-Napoli e ne parla come di un'occasione di rivincita. A San Siro arrivano due protagonisti dello scudetto del 2021, Contee Lukaku, due protagonisti che hanno lasciato la squadra nerazzurra in maniera inaspettata (il belga due volte). "Due addii, quelli di Conte e Lukaku, che alla fine però si sono rivelate per i nerazzurri due straordinarie opportunità", scrive il giornalista.

Antonio Conte ha lasciato l'Inter dopo aver vinto lo scudetto e si poteva temere che la squadra nerazzurra non avrebbe più trovato continuità. Riteneva che non sarebbe riuscito, restando a Milano, a continuare ad alti livelli e di lì a poco, le cessioni di Hakimi e Lukaku, sembravano dargli ragione. Quello strappo ha sicuramente cambiato il percorso dell'allenatore ma pure quello dell'Inter. Marotta chiamò Inzaghi. "Senza quel brusco e traumatico sbattere della porta, l’Inter si sarebbe dunque tenuta un grande allenatore evidentemente scontento e, in particolare, non avrebbe capito che con Simone Inzaghi le cose sarebbero potuto continuare ugualmente, anzi sarebbe addirittura migliorate", si legge nello stesso articolo.

Continuità e asticella alta in Europa

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Lo scudetto è arrivato anche con Inzaghi "ma si è enormemente rinforzato anche l’appeal europeo. Perché Conte una finale l’ha giocata e persa, ma in Europa League e con il Siviglia. Mentre Inzaghi una finale l’ha giocata e persa, ma in Champions League, contro una delle potenze assolute come il Manchester City di Guardiola. Insomma, un percorso che non solo non si è interrotto, ma addirittura ha portato l’Inter ad essere considerata stabilmente la prima favorita per lo scudetto e una delle più accreditate pretendenti a livello europeo". 

Il telefono spento

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Lukakuinvece l'Inter l'ha lasciata due volte, nel 2021 dopo lo scudetto vinto. Voleva ritrovare il Chelsea ed è stato accontentato. Ma ha chiesto di tornare all'Inter nella stagione 2022-2023 e quando la società nerazzurra ha deciso di farlo restare lui spense il telefono e non rispose neanche ai suoi compagni. Anche in quel caso la società interista è stata costretta a trovare l'alternativa. Ed è arrivato Thuram che da terza punta è diventato l'altra metà della ThuLa.


"Il  voltafaccia di Lukaku ha avuto effetti immediato sulle gerarchie. Thuram si è preso il posto da titolare, si è dimostrato il partner perfetto per Lautaro e ha scoperto doti di finalizzatore sconosciute", specifica il giornalista.

Nessuno si sarebbe aspettato che l'addio a due protagonisti così importanti del ritorno al successo dell'Inter avrebbe di fatto migliorato le cose. "Di sicuro l’Inter non avrebbe scoperto in Inzaghi un tecnico vincente e disponibile a seguire i programmi societari e Thuram non sarebbe quel giocatore che - preso a parametro zero - oggi vale almeno una settantina di milioni". Ora si va sul campo e qualcuno potrebbe prendersi una rivincita.

(Fonte: gazzetta.it)