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Ecco quindi che l'Inter, col favore del pubblico amico, cercherà l'undicesima vittoria consecutiva in campionato (la tredicesima sulle quattordici partite disputate) sia per velocizzare quella cucitura sul petto dello scudetto della seconda stella, sia per mettere subito a tacere tutti quei detrattori comparsi dopo la sconfitta del Civitas Metropolitano. Inzaghi, al netto della stanchezza dei suoi calciatori, schiererà quindi la miglior formazione possibile. Per dimenticare istantaneamente l'Atletico e mettere pure fieno in cascina per il record di punti della Serie A. Vincere il tricolore eventualmente contro il Milan sarebbe la ciliegina sulla torta di un'annata storica in Serie A e contro i rivali rossoneri, ma per poterci provare potrebbero servire quattro vittorie su quattro prima della stracittadina del 20 o 21 aprile, quando potrebbero così dirsi conclusi a livello aritmetico i giochi scudetto".
"Infine, lasciando per un secondo da parte statistiche, numeri e eventualità, c'è anche l'aspetto emozionale e di orgoglio. Battere i campioni d'Italia in carica (anche se formalmente gli azzurri hanno già abdicato lo scettro del torneo) sarebbe un'ulteriore dimostrazione di forza per Lautaro e compagni, una sorta di passaggio di consegne volta anche a dimostrare come l'Inter, nel paragoni che tanto infuocano i social, sia più forte di questo Napoli e di quello di Spalletti, mentre in casa partenopea la ‘cazzimma’ del voler dimostrare di potersela ancora giocare contro chiunque potrebbe essere uno dei motori trainanti dell'undici campano in quel di San Siro".
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