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Dimarco contro Politano è un duello di piede e di chilometri. Sono uomini decisivi per i due allenatori. Prendi l’interista: non è solo piede sinistro e cross per la ThuLa, che pure basterebbero quelli per giustificare i suoi voti alti ogni domenica. Dimarco è parte di un triangolo composto da Bastoni e Mkhitaryan che da sempre mette in difficoltà gli avversari dell’Inter. È uno scambio continuo di posizioni: Dimarco fa la mezzaluna e va ad affiancare Thuram e Lautaro, Bastoni prende il suo posto da esterno e Mkhitaryan si allarga nella loro zona per creare superiorità numerica, nella maggior parte delle volte un 3 contro 2 difficilmente arginabile per i rivali. È qui che Inzaghi vuole mettere in crisi Conte, è qui che pensa di creare gioco e gol. Non è mica un caso che, statistiche alla mano, Dimarco sia il giocatore dell’intera Serie A ad aver concluso più passaggi chiave: 25 in 11 partite, più di due ogni 90 minuti.
"Incroci diversi di una partita di...fascia, di fascia alta. Prendi Kvaratskhelia. San Siro per lui è stato una specie di stadio stregato, tra fallacci subiti da Skriniar nella gara del gennaio 2023 e gol falliti anche in Champions. Tutto fino a 11 giorni fa, al gol al Milan che ha spezzato il digiuno. Kvara sarà preso in consegna in prima battuta da Pavard, ma è chiaro che andrà raddoppiato dall’altro esterno. Chi? Dumfries è favorito su Darmian, almeno queste sono le indicazioni interiste a 48 ore dalla partita. Non è una scelta banale, quella di Inzaghi, perché i due esterni a sua disposizione hanno caratteristiche evidentemente diverse. Di certo c’è che l’olandese vive un gran momento di forma, contro l’Arsenal è stato il migliore in campo e l’Inter vorrebbe sfruttare anche il suo impatto fisico per andare ad attaccare Olivera", si legge sul quotidiano.
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