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Il turno di coppe appena concluso ha dato grandi soddisfazioni al calcio italiano. Non solo le tre vittorie per le squadre impegnate in Champions League, ma anche il passaggio del turno per tutte le impegnate tra Europa e Conference League.
Il Corriere della Sera si sofferma principalmente sulla coppa dalle grandi orecchie: "Innanzitutto calma, che c’è ancora il ritorno. La premessa è doverosa e bene ha fatto Spalletti, con la sua schiettezza quasi indispettita, a mettere in chiaro che la qualificazione è ancora tutta da conquistare: «La presunzione è il difetto peggiore». Ha ragione. E vale per il suo Napoli come per Milan e Inter. Perché la Champions è un gioco ma non è un gioco. Nel senso che, a differenza della nostra serie A, lassù il livello medio è talmente elevato che vinci solo se provi a vincere, ma se credi d’aver già vinto prima di cominciare finisce che perdi di sicuro".
Ancora 90' per giungere ad un traguardo clamoroso. Ma Inter, Napoli e Milan hanno già raggiunto un record. Si legge sul quotidiano: "Calma, sangue freddo e testa al ritorno. Eintracht, Porto e Tottenham non sono ostacoli già superati, anzi. I quarti valgono 10 milioni di euro solo di premi Uefa, circa il doppio con botteghino, marketing, sponsor. Per quanto necessario, il richiamo alla calma non può e non deve però cancellare il senso di questa tornata, che non può essere ancora una tendenza, ma che qualcosa significa: tre vittorie su tre per le nostre nell’andata degli ottavi di Champions non s’erano mai viste. Si tratta di un record e già questo è un segnale non trascurabile, che consente al nostro movimento, alle prese con tutte le miserie che conosciamo, di guardare al futuro con un po’ di ottimismo".
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