Si torna in campo. Dopo la sosta per le nazionali, Inter e Napoli sono pronte ad affrontarsi domenica a San Siro per la 13a giornata di Serie A. Un match molto importante in chiave scudetto, come sottolineato anche oggi da La Repubblica, che parla del momento delle due formazioni.
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Repubblica – L’Inter col Napoli dovrà essere più forte di un piccolo handicap
Si torna in campo. Dopo la sosta per le nazionali, Inter e Napoli sono pronte ad affrontarsi domenica a San Siro
Ecco quanto evidenziato dal quotidiano: "La parentesi delle Nazionali ha lasciato il segno, tra infortuni, stanchezza e viaggi transoceanici. Ma la classifica è rimasta immobile per due settimane e almeno in questo senso il campionato si è preso davvero una sosta, cristallizzando lo status quo che certifica la continuità a livelli altissimi di Inter e Napoli: attese nel pomeriggio di domenica dall’atteso scontro al vertice di San Siro. La ripresa coinciderà con il faccia a faccia tra le due squadre che hanno messo insieme più punti durante il 2021: 84 per gli azzurri e uno in meno per i campioni d’Italia in carica, nella platonica volata per lo scudetto dell’anno solare. Tutte le altre big sono al momento in ritardo – terza è l’Atalanta, a quota 78 – e si profila quindi una corsa a due assai tirata fino alla vigilia di Natale, con Luciano Spalletti e Simone Inzaghi che cercheranno di finalizzare l’ottimo lavoro iniziato dai loro rispettivi predecessori: Rino Gattuso e Antonio Conte.
L’Inter dovrà essere più forte di un piccolo handicap, avendo disputato nel 2021 una partita in meno rispetto al Napoli: 36 contro 37. Ma è un dato statisticamente irrilevante, perché nel recupero con la Juventus del 7 aprile (la sfida dei veleni, non giocata nel girone d’andata dopo la positività al Covid di Elmas e Zielinski) gli azzurri erano comunque finiti ko all’Allianz Stadium di Torino. Non è stato di conseguenza quell’intermezzo a trasformare da lepri in cacciatori i nerazzurri, che scenderanno in campo domenica pomeriggio a Milano anche con l’obiettivo di lucidare il loro scudetto: nella resa di conti con l’unico avversario che da gennaio in poi ha marciato con lo stesso passo dei campioni d’Italia in carica, senza peraltro riuscire a insidiarne finora in maniera davvero concreta la leadership", si legge.
(Fonte: La Repubblica)
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