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Seconda sconfitta in cinque partite per l'Inter. Sicuramente quella contro il Milan è stata la più dolorosa per la squadra di Inzaghi, soprattutto per come è arrivata. L'Inter è apparsa lenta, stanca e priva di idee. Il giorno dopo la gara, il Corriere della Sera analizza così la prova dei nerazzurri. "La squadra di Inzaghi si accende a intermittenza, è molto lontana dalla versione migliore, solida e efficace. Il risultato è la seconda sconfitta in cinque partite in campionato: la difesa fa acqua da tutte le parti, l’attacco orfano di Lukaku è macchinoso e poco efficace. Inzaghi fa autocritica, sa bene che qualcosa, contro il Milan come con la Lazio, non ha funzionato. L’Inter subisce troppi gol: otto in cinque partite di campionato (solo lo Spezia non ha battuto Handanovic), un quarto dei 32 subiti in totale nella scorsa stagione".
"E dire che i giocatori non sono cambiati. L’Inter è nervosa e le difficoltà di ieri sono una conseguenza di un atteggiamento negativo, fiacco. Il clima inizia a essere pesante: siamo solo all’inizio della corsa, ma alcune certezze vacillano e due sconfitte sono già troppe. Gosens è un caso aperto, lo stesso Barella è lontano dalla sua versione migliore. L’unica nota positiva della serata è l’ingresso in campo di Mkhitaryan: personalità, idee, qualità, la spinta giusta per invertire l’inerzia della gara. Lui come Dzeko, entrato al posto di un ondivago Correa e subito a segno. Bisogna tornare a correre, e anche in fretta. Ritrovare convinzione e grinta, il campionato non ti aspetta. E mercoledì arriva il Bayern".
(Corriere della Sera)
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