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L'Inter si prepara per la sfida di sabato sera contro il Torino. Antonio Conte sta riabbracciando i vari Nazionali, questa volta senza fare i conti con acciacchi e infortuni: il Corriere dello Sport fa il punto sulla condizione dei nerazzurri e sulla probabile formazione da opporre ai granata.
"C'era un po' di apprensione per Vecino, che dall'ultima sosta era rientrato con un fastidio ad una vecchia cicatrice: un guaio non particolarmente grave, ma che l'aveva tolto dai match con Parma, Borussia Dortmund (andata) e Brescia, pur avendo giocato qualche minuto alla ripresa con il Sassuolo. In quell'occasione, però, era rientrato giusto a ridosso del campionato, anche perché veniva dall'altra parte dell’oceano. Stavolta, invece, le sedi delle amichevoli dell’Uruguay sono state Budapest (contro l’Ungheria) e Tel Aviv (contro l’Argentina): quindi spostamenti decisamente più ridotti, con l'aggiunta di un impiego più limitato sul campo. Insomma, a meno di sorprese (oggi si allenerà a pieno ritmo), Vecino sarà in campo sabato a prossimo a Torino. Tanto più che a centrocampo le scelte di Conte sono davvero ridotte ai minimi termini, tenuto conto che né Sensi né Gagliardini saranno convocabili.
Continueranno a fare gli straordinari Brozovic e Barella, con quest'ultimo che ha pure sulla testa una doppia diffida, in campionato e in Champions. Nessun problema, quindi, per Torino e Slavia Praga, ma occhio poi se dovesse rimediare un altro giallo. Peraltro, qualora dovesse scamparla, l'idea è che l'ex-Cagliari possa riposare con la Spal, in modo da averlo certamente in campo con la Roma.
Bastoni dovrebbe riaggregarsi al gruppo tra oggi e domani, candidandosi quindi anche per Torino, resta ancora incertezza su Asamoah, che nel caso sarebbe comunque abile e arruolabile solo per la panchina. Significa che Conte dovrà fare qualche scelta in difesa e tra gli esterni.
D'Ambrosio è ormai guarito ed è chiaramente una risorsa in più, grazie alla sua duttilità. Ma è da capire se verrà impiegato da centrale di destra o da laterale di sinistra, come nel finale di gara con il Verona. Più facile che in campionato prevalga la prima soluzione, mentre a Praga, in Champions, potrebbe rivelarsi più valida la seconda".
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