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Inter: non basta Palacio, l’Inter tradita da Brozovic. Il croato…

Riccardo Fusato

Quando sembrava che l’Inter avesse trovato la giusta via ecco lo stop, inatteso, in quel di Genova. Mancini modifica l’assetto tattico che aveva dato risposte importanti contro il Napoli e sceglie  Palacio al posto di Jovetic,...

Quando sembrava che l'Inter avesse trovato la giusta via ecco lo stop, inatteso, in quel di Genova. Mancini modifica l'assetto tattico che aveva dato risposte importanti contro il Napoli e sceglie  Palacio al posto di Jovetic, piazzando l’argentino tra le linee: qualche metro dietro Icardi e libero di aggredire la profondità alle spalle dei due esterni genoani. L’idea non è sbagliata, perché da subito il movimento del Trenza manda in confusione la retroguardia rossoblù, in sofferenza soprattutto a sinistra, vista la difficoltà in fase difensiva di Gabriel Silva. Palacio la sua chance se la gioca a dovere, tanto da costringere presto Gasperini a invertire le fasce offensive, portando Laxalt a sinistra e Suso, poco propenso al lavoro sporco, sul versante opposto. Il 3-4-3 del Genoa, infatti, è in realtà molto spesso un 5-4-1. È un antidoto giusto per ingabbiare l’Inter, al quale Mancini non riesce a trovare contromisure adeguate. Quelle che stecca è Brozovic largo a destra. Il croato è praticamente un fantasma che vaga per il campo alla ricerca di una posizione congeniale, ma accentrandosi — con troppa frequenza — finisce per ingolfare la mediana nerazzurra che non trova sbocchi sulla fascia destra, se non appunto la profondità alle spalle della difesa avversaria da Palacio. I numeri raccontano meglio di qualunque altra cosa la prova dei due giocatori, che sono assolutamente croce e delizia della serata nerazzurra. Le statistiche evidenziano l’ottima prestazione di Palacio, che oltra a mille strappi sulla fascia, ha prodotto 10 cross, 5 sponde, 4 occasioni pericolose, 33 passaggi positivi contro appena 5 negativi, contribuendo anche in fase di non possesso con 3 palle recuperate e un contrasto vinto. Nota stonata nelle palle perse, che alla fine sono 18. Tante, sì. Ma in questa voce il peggiore della gara è stato proprio Brozovic, con 26. Perse per di più nel cuore del campo, quindi in zone favorevoli per le ripartenze del Genoa. La serata no di Brozovic è evidente, così come il nervosismo del croato, che becca anche un giallo per aver calciato lontano un pallone a gioco fermo. Proprio lui che ama essere al centro del gioco, confinato tristemente sulla corsia laterale.

(Gazzetta dello Sport)