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Inter, non c’è più la linea ruvida: la svolta di Spalletti ha un nome un cognome

Fabio Alampi

Il centrocampo dell'Inter, in questa stagione, è più tecnico e meno fisico

La grande differenza tra l'Inter di quest'anno e quella delle ultime stagioni è la presenza in mezzo al campo di un giocatore di qualità che sappia dettare i tempi della manovra: Borja Valero. L'ex Fiorentina, richiesto espressamente da Luciano Spalletti all'inizio della sua avventura milanese, si è subito ritagliato un ruolo fondamentale all'interno della squadra nerazzurra. Come ricorda Tuttosport, nelle ultime tre apparizioni dei nerazzurri allo Juventus Stadium, fra campionato e Coppa Italia, l'Inter ha rimediato tre sconfitte, subendo 6 gol e segnandone zero. Nelle squadre schierate da Mancini (nel ’15-16) e Pioli (’16-17) non c'era un elemento in grado di farsi dare il pallone nei momenti caldi, gestirlo e giocarlo nel modo migliorare. Mancini è naufragato due volte (2-0 in campionato, 3-0 in Coppa) con la linea ruvida composta da Medel, Felipe Melo e Kondogbia, lasciando inizialmente in panchina nella sfida di Serie A gente come Ljajic, Jovetic e Perisic. Pioli nella sconfitta per 1-0 dello scorso 5 febbraio schierò Joao Mario e Brozovic con Gagliardini, ma lasciò fuori Banega.