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Getty Images
L'Inter saluta il pubblico nerazzurro a San Siro con un pareggio. Per chiudere la stagione manca solo la gara di Verona. Ieri il pareggio con la Lazio, Dumfries di testa ha rimesso in parità la gara dopo il gol di Kamada.
"Sarebbe stato fastidioso presentarsi alla festa con una macchia sul vestito buono. Una macchia insignificante, piccola, di quelle che si tolgono con l’acqua minerale, una sconfitta indolore con la Lazio, ma comunque fastidiosa, lì, nel teatro della gioia, a pochi minuti dalla premiazione e dalle canzoni di Ligabue e Tananai. E allora, a 2’ dal termine, il gigante buono Dumfries, ha pensato bene di pareggiare il gol di Kamada e di smacchiar via tutto", analizza La Gazzetta dello Sport.
"Così la Benamata si è consegnata alla festa del suo popolo linda e splendente, come la sua seconda stella, anche se non potrà più battere il record di punti di Mancini (97). Una partita che ha ribadito la potenza dell’Inter. Pur con i coriandoli in tasca, giochicchiando, ha tirato 8 volte in porta (un palo) contro le 3 della Lazio e ha calciato 8 corner contro 0. Ha costretto Provedel a giocare con l’aureola: miracoloso. In stagione, l’Inter ha dato spesso questa sensazione: di non riuscire proprio a perdere. Barella, Dimarco e Lautaro trascinanti; più in difficoltà Sommer, Acerbi e Thuram", aggiunge il quotidiano.
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