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CorSera – Poca concretezza, età alta e stanchezza: Inter, non tornano i conti

Fabio Alampi Redattore 

I punti persi contro Sassuolo e Bologna hanno lasciato alcune scorie in casa nerazzurra: torna alla mente quanto successo in passato

Il pareggio rimediato contro il Bologna dopo essere stati in vantaggio di 2 reti e il successivo sorpasso del Milan in testa alla classifica hanno lasciato alcune scorie in casa Inter. Il Corriere della Sera prova ad analizzare questi ultimi risultati non all'altezza dei nerazzurri: "L'Inter dà i numeri e rivede vecchi fantasmi? È prematuro cercare analogie forzate con un'annata anomala come la scorsa, quella delle 12 sconfitte in campionato e della finale di Champions giocata alla pari con il City. Però perdere 5 punti da situazioni di vantaggio, vanificando il derby stravinto e anche un calendario potenzialmente favorevole, è senz'altro doloroso. Non a caso Simone Inzaghi aveva una delle espressioni più contrariate di sempre dopo il 2-2 di sabato con il Bologna che ha rimontato due gol.

L'Inter è prima nella classifica dei gol fatti (21) e degli assist (17), con Lautaro capocannoniere già a quota 10 e Thuram spalla perfetta (5 assist). La squadra di Inzaghi è di gran lunga in testa anche alla graduatoria dei tiri, la bellezza di 197 in 8 partite, ma ha appena il 10.7% di realizzazione, la quinta dietro a Fiorentina, Milan, Genoa e Juve: l'Inter quindi crea molto, ma non sempre riesce a chiudere le partite, che si riaprono come spiacevoli pacchi sorpresa a causa anche di errori individuali, come quello di Sommer con il Sassuolo o quello di Lautaro, che ha causato il rigore sabato col Bologna.

C'è poi un altro dato che può spiegare certi passaggi a vuoto e allo stesso tempo anche prestazioni come quella del derby: l'Inter è la squadra più esperta (28.2 anni è l’età media della rosa) e contro la Salernitana è stata l'unica squadra di A finora ad avere una formazione di partenza con l'età media sopra i 30 anni, 5 in più della versione più giovane del Bologna. La stanchezza che si fa sentire nella sala operativa del centrocampo, soprattutto per Barella che pure è il più giovane, rallenta tutto il resto del gioco. A rovinare le rotazioni ci sono stati gli infortuni di Frattesi e Cuadrado, appena rientrati e non al meglio. E se il passo di Klaassen è quello visto a Salerno sarà dura ritrovarlo titolare a breve".



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