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"Tra le variabili c’è il fattore campionato. Inter-Arsenal, uno dei match più impegnativi in calendario, dovrà tener conto di Inter-Napoli, che si giocherà pochi giorni dopo e che si sta gonfiando all’orizzonte con la crescita costante della creatura di Conte. Per non parlare dell’ottava e ultima di Champions, verosimilmente decisiva per la qualificazione, che cade pochi giorni prima del derby di ritorno. Fonseca e Inzaghi dovranno superarsi, turnover alla mano, perché nessuna della due partite potrà essere trascurata".
"Lo 0-0 di Manchester ha certificato quale grado di personalità e di organizzazione tattica abbia raggiunto l’Inter, maturata in fiducia e consapevolezza dopo il passaggio da Istanbul e la seconda stella. Il ritrovato Lautaro è una garanzia di gol e di leadership. Bastoni, Dimarco, Calha, Thuram, all’apice della loro parabola, sono la forza trainante. Pericoloso effetto collaterale: tracimare nella presunzione, come accaduto più volte in questo campionato. Un rischio che i nerazzurri dovranno evitare in Champions, nelle partite sulla carta più abbordabili", chiude Gazzetta.
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