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Inter, in molti sono l’ombra di loro stessi. “Troppe due grandi partite da giocare al massimo”

Andrea Della Sala Redattore 
Nessuna scusa, il tecnico dell'Inter ammette che la sua squadra non è riuscita a giocare come ha sempre fatto in questi anni

Prestazione incolore dell'Inter che reagisce dopo un approccio completamente sbagliato e dopo essere andata sotto col Milan, ma poi nel secondo tempo non si ritrova e subisce i rossoneri. Inzaghi dà i meriti al Milan ma ammette che la sua non è stata la solita Inter.

"Chissà se siano state le troppe energie spese a Manchester, questo Diavolo coraggioso e spiazzante, oppure il naso all’insù che può darti un filotto di sei derby vinti di fila, ma l’Inter di Simone Inzaghi è tornata alla casella del via nella serata più importante. Neanche il tempo di leggere tutti i messaggi di complimenti dopo la partita di Champions che è arrivato questo gelido bagno di realtà. Il campionato è ancora in pieno sviluppo, ma l’ultima volta che il Milan aveva vinto in casa dei nerazzurri, nel 2021-22, poi erano stati dolori e patimenti: al tecnico ora il compito di tamponare immediatamente la ferita perché il passato non si ripresenti minaccioso. Da quello scudetto sfilato proprio dai cugini tre stagioni fa è cambiato il mondo, l’Inter di Inzaghi ha ormai un’altra taglia e una diversa ambizione. Simone lo sa bene e, infatti, non si nasconde di fronte a una delle peggiori serate delle sua gestione", si legge su La Gazzetta dello Sport.

"Quelle gambe che non giravano come mercoledì a Etihad e l’aria tremebonda di tanti nerazzurri per il campo ha fatto pensare che l’Inter, forse, non sia ancora pronta per giocare due grandi partite, una dietro l’altra, con il pedale dell’acceleratore schiacciato al massimo. Dopo tanto turnover, anche europeo, Inzaghi si era affidato ai suoi fedelissimi dell’anno della stella, ma da Lautaro a Mkhitaryan in tanti al momento sono l’ombra di se stessi. E i cambi – per la prima volta sostituiti tutti i tre dell’Ave Maria in mediana, Barella-Calha-Micki – non hanno aggiunto niente, anzi si è sommata confusione alla confusione", aggiunge il quotidiano.