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"Solo un guizzo di Perisicnei minuti di recupero evita all’Inter la sconfitta casalinga contro il Parma (2-2). Conte trova un altro muro dopo quello dello Shakhtar e anche stavolta rimbalza senza riuscire a sfondarlo. Un anno fa, dopo 6 partite - tutte vinte - aveva 7 punti più di oggi. Il confronto è impietoso, ma tant’è: i conti si faranno tra 7 mesi". Apre così l'articolo de il Giornale in merito al 2-2 dell'Inter contro il Parma. Una partita che ha evidenziato le lacune difensive dei nerazzurri ma anche visto l'ennesimo torto arbitrale subito dall'Inter. "Finale palpitante, post partita infuocato: l’Inter reclama un rigore (netto, peraltro) non concesso proprio a Perisic e lo fa con Marotta, sollecitato da Conte alla vigilia («parlino i dirigenti, non posso essere io a metterci sempre la faccia»). Sotto accusa Piccinini (“promosso” da quarto uomo ad arbitro per l’infortunio del designato Pairetto nel riscaldamento), ma soprattutto il Var. «Il rigore era palese: o l’arbitro fa più attenzione o deve intervenire il Var. C’è un vuoto regolamentare, ma non possiamo assistere a continue valutazioni sbagliate»", il commento de il Giornale.
Il quotidiano, poi, analizza la partita: "L’Inter è lenta e prevedibile, quello è il vero problema. In mezzo manca un “padrone” del gioco: fatti i conti, il migliore in rosa resta Brozovic, che non a caso regala la scossa del gol appena entra in campo. Stavolta però manca soprattutto Lukaku: manca all’Inter e manca a Martinez, troppo isolato tra tante maglie gialle. Gl’inserimenti dei centrocampisti sono rari e quasi sempre fuori tempo", commenta il Giornale che definisce la rete di Perisic non "un colpo proibito, ma un gol scaccia-crisi per l’Inter".
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