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Vocalelli: “Inter panchina scomoda, ma Inzaghi può superare l’esame di maturità”

Getty Images

Per l'ex allenatore della Lazio è in programma sabato a San Siro il debutto ufficiale alla guida del club nerazzurro

Fabio Alampi

Alessandro Vocalelli, dalle colonne de La Gazzetta dello Sport, parla dell'imminente debutto ufficiale di Simone Inzaghi sulla panchina dell'Inter:

"«Chi te l’ha fatto fare? Peggio per te, che te la sei cercata». È fin troppo facile prevedere quello che potrebbe accadere a Simone Inzaghi, prima ancora che all’Inter, se le cose non dovessero andar bene. Perché la società verrebbe criticata, incenerita, per alcune cessioni dolorose. Ma l’allenatore anche di più: dovrebbe fronteggiare le battute, l’ironia, di chi sarebbe pronto a rinfacciargli di aver abbandonato il suo comodo nido laziale per tentare l’avventura, non più protetto da scelte molto concrete e da un programma - «solide realtà» - come ama ripetere Lotito. Un quadro talmente chiaro - prima ancora che la serie A si presenti con le sue prime pennellate - che mette il tecnico nerazzurro in una posizione particolarmente scomoda.A Sarri, Spalletti, Mourinho - paradossalmente, ma neanche troppo - tutti sono disposti a concedere credito e un po’ di tempo: a lui, a “Inzaghino”, invece no.

[...] Tutto giusto, o meglio naturale, solo che una carriera, una storia - tanto più nel calcio che in fondo di questo si nutre - non può mai rinunciare al proprio sogno. Di misurarsi in situazioni sconosciute, di misurarsi con se stessi. Ed è questo che, legittimamente, ha spinto Inzaghi a questa nuova sfida.

[...] Un allenatore che - in base addirittura ai primi risultati, malgrado abbia già vinto tre trofei - sarà giudicato un giovane ambizioso e coraggioso se le cose dovessero andar bene. O un giovane spregiudicato, sfrontato e presuntuoso se le cose dovessero andar male. Un rischio che, consapevolmente, Simone Inzaghi è stato pronto ad assumersi, confidando nella voglia dei suoi dirigenti di far fronte all’emergenza, nelle proprie (chiare e indiscusse) qualità, nella sua capacità di prendere una decisione dopo aver però sentito il parere del suo staff: in cui c’è tutto Inzaghi. Uno che rispetta per avere altrettanto in cambio. E che, per ricevere amicizia, offre sempre collaborazione. Ed è da qui, dopo due anni di Spalletti e due di Conte, comandanti e non solo allenatori, che riparte l’avventura nerazzurra. E riparte lui: un giovane - al cospetto di big al ritorno sulla scena come Allegri, Mourinho, Spalletti e Sarri - atteso da un esame di maturità. Ma se è questo il tema - della maturità - vedrete che sarà pronto a superarlo".

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