L'Inter deve riscattare Cancelo e Rafinha, anche a costo di sacrificare un Perisic comunque sempre troppo sottostimato dalla tifoseria nerazzurra e anche a costo di sacrificare giovani di belle speranze senza garantirsi alcun diritto di recompra.
L'impressione, poi, è che Spalletti, messo alle strettissime e pur di avere una libertà di manovra maggiore sul mercato, sarebbe disposto, molto a malincuore e veramente come soluzione estrema, a dare il via libera alla cessione di Mauro Icardi. "Icardi, come bomber, è il più forte che io abbia mai allenato, un top player. Un'Inter senza Icardi? Dipende sempre dai sostituti". Queste parole lasciano intendere un pensiero di questo tipo da parte del mister.
Il sacrificio di Icardi come soluzione ultima per un mercato più libero e il riscatto di Rafinha e Cancelo? Non voglio nemmeno ipotizzarlo, al momento, questo scenario. Ma se non dovesse arrivare la Champions e non dovessero bastare, eventualmente, i sacrifici di Perisic, dei giovani e di tutti gli esuberi in rosa e in prestito, allora potrei persino prendere in considerazione (ovviamente a cifre che spazzino letteralmente via il discorso FPF, che ce lo tolgano da ogni intervista di un dirigente griffato Inter: questo sia chiaro) la cessione di Icardi. Ma Rafinha e Cancelo devono far parte dell'ossatura dell'Inter futura. Non c'è altra strada.
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