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Inter: parte la caccia al tesoretto. Ranocchia, Dodò e i giovani. Jovetic…

Per poter fare un ottimo mercato e per evitare di privarsi dei giocatori più importanti, Pietro Ausilio dovrà fare di necessità virtù e cercare di racimolare un tesoretto

Riccardo Fusato

Per poter fare un ottimo mercato e per evitare di privarsi dei giocatori più importanti, Pietro Ausilio dovrà fare di necessità virtù e cercare di racimolare il tesoretto necessario dalle cessioni di quei giocatori che non rientrano più nel progetto. Per esempio, l'Inter metterà a bilancio i soldi che arriveranno dal Genoa per il riscatto di Laxalt (2,8 milioni) e proverà a cedere qualche giovane raggranellando altri soldi (Longo, Puscas, Camara e Bardi sono alcuni esempi), ma la differenza per lui la faranno le cessioni dei più esperti. Ranocchia è reduce dall’esperienza alla Sampdoria e sarà convocato da Conte per lo stage, ma al momento non ha offerte; Dodò dovrà essere pagato alla Roma (7,8 milioni in 3 anni), ma nonostante qualche buona gara in blucerchiato per ora non ha proposte di acquisto; Andreolli è reduce da un infortunio serio e ha l’ultimo anno di contratto. E poi ci sono i calciatori in rosa: Telles e Ljajic se ne andranno per fine prestito, Santon non rientra più tra gli elementi sui quali il Mancio punta, Jovetic si è quasi autoescluso dopo lo sfogo di sabato (oggi l’allenatore magari gli parlerà per chiarire alcuni... concetti), Juan Jesus non è considerato indispensabile, Felipe Melo è “riemerso” da marzo in poi, ma ha un ingaggio alto (altri 2 anni a 2,8 milioni) e non è una prima scelta.

(Corriere dello Sport)

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