- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
L'Inter non sfrutta l'occasione e non va oltre il pare in casa della Roma. In vantaggio, poi sotto, i nerazzurri agguantano il pari nel finale con un rigore trasformato da Lukaku.
"L’Inter rimane seconda ma non ottiene il terzo successo di fila. A Roma strappa nel finale un pareggio che significa Champions sicura, però non centra quel meno tre dalla Juve che aumenterebbe le speranze di rimonta-scudetto. Ora i punti dai bianconeri sono cinque, 72 contro 77, se oggi all’Allianz Stadium la Lazio riuscisse a fare l’impresa aggancerebbe i nerazzurri: verrebbe fuori una bella volata finale, con l’Atalanta in agguato. Conte investe Brozovic come trequartista: il croato cerca di soffocare Diawara, ne nasce un acceso testa a testa. L’Inter si presenta all’Olimpico con una importante dote: ha la difesa meno battuta della A, con 34 reti subite, esibisce anche il primato di vittorie in trasferta, 11, e si fa forte anche del minor numero di sconfitte, 4, alla pari con la battistrada Juve", analizza La Gazzetta dello Sport.
"La stranezza dei nerazzurri, gruppo d’alta classifica, sta proprio nell’accusare, di tanto in tanto, passaggi a vuoto preoccupanti. Da dimenticare, per esempio, soprattutto il primo tempo di Verona, uno dei momenti più difficili della gestione di Conte. All’Olimpico, invece, non ci sono tracce di pazza Inter, ma piccole e fatali pause. A centrocampo, sale di tono Gagliardini, Barella ogni tanto si fa prendere dalla precipitazione, ma comunque garantisce una efficace sponda a sinistra. Brozovic, lasciato più libero di inventare calcio, riscopre la antica vocazione. La vera differenza la marca però Sanchez, che si dimostra ancora una volta irrefrenabile. Il Nino è carico, quando sta bene è il valore aggiunto. Il tourbillon del puntero cileno sopperisce alle evanescenze di Lautaro a intermittenza. A Sanchez nei primi 45’ nessuno riesce a prendere la targa, e lui ne approfitta", aggiunge il quotidiani.
© RIPRODUZIONE RISERVATA