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L'infortunio e il rientro
—L’ex attaccante del Porto si era fermato una settimana fa per un risentimento muscolare al bicipite femorale della coscia sinistra: tornare in tempo per la partita che stapperà la stagione dei campioni d’Italia non era impossibile, ma in casa interista tutti predicavano prudenza. Logico, visti gli incroci degli impegni in agenda: forzare i tempi di recupero avrebbe rischiato di restituire Taremi a Inzaghi per l’esordio di Genova, ma magari di compromettere le cose a lungo termine. Per questo l’iraniano ha seguito il programma di recupero senza spingere troppo — mentre Thuram e Lautaro rientravano dalle vacanze con un paio di giorni di anticipo rispetto a quanto previsto — e i risultati adesso fanno sorridere anche Inzaghi.
Taremi in questi giorni prosegue nel lavoro personalizzato, ma se tutto filerà liscio c’è l’idea di aggregarlo al gruppo tra martedì e mercoledì. Ferragosto in gruppo, per poi puntare dritto a un posto tra i convocati di Genova.
Se rientra Taremi
—Se così fosse, l’Inter realizzerebbe il piano studiato all’inizio di questo precampionato, ovvero di presentarsi all’esordio in campionato con tutti e tre i big dell’attacco. E in fondo, tutto si sistemerebbe secondo le gerarchie dell’allenatore: la ThuLa in campo dall’inizio, con Taremi pronto a dare una mano entrando in corsa. Che cosa porterebbe l’iraniano, lo hanno visto tutti: la partenza in questo precampionato è stata pressoché perfetta, con cinque gol in tre partite, al ritmo di una rete ogni 44 minuti, e una predisposizione quasi naturale per le dinamiche dell’attacco nerazzurro.
Nelle prime uscite da interista, infatti, Taremi ha confermato le attese di Inzaghi e dei dirigenti: intelligenza tattica, capacità di calarsi con ottimi risultati nei panni di prima e seconda punta, e una freddezza impressionante davanti alla porta. Tanto in allenamento quanto in partita”, si legge.
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