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Scelte coraggiose per Inzaghi che in casa del Manchester City ha lasciato inizialmente in panchina tre titolari come Pavard, Mkhitaryan e Lautaro. Ma le idee hanno pagato e confermato l'ottimo lavoro fatto durante il mercato estivo.
"Non c’è interista che non abbia tremato, davanti alle scelte iniziali. Non c’è interista che non abbia applaudito, alla fine. Ecco qui: l’Inter che è andata a dormire a Manchester si è svegliata stamattina più lunga di come era arrivata qui in terra inglese. Meglio ancora: con maggiori certezze. Perché Zielinski ha dimostrato il motivo per cui l’Inter l’ha inseguito spingendolo a rinunciare anche ai soldi arabi. Bisseck ha spiegato una volta ancora perché la scorsa estate il West Ham era arrivato a mettere sul piatto per lui 25 milioni di euro. E Taremi è entrato in campo con il patentino di chi aveva 26 partite in Champions League da mettere in mostra", spiega La Gazzetta dello Sport.
L’Inter ha tre titolari in più. Zielinski ha fatto sedere in panchina Mkhitaryan, una specie di miracolo calcistico conoscendo la considerazione che Inzaghi ha dell’armeno. Il salto di qualità rispetto alla scorsa stagione è evidente, un anno fa il tecnico nerazzurro non aveva questo tipo di possibilità. Lo strappo con cui il polacco è andato via nel primo tempo è un’immagine da tenere a mente L’altro colpo del mercato, Taremi, si è mosso senza tremare. E ha trovato subito la posizione, un passo dietro Thuram, bravo a leggere anche i momenti della partita. Inzaghi lo ha più volte applaudito, l’iraniano all’Etihad ha fatto vedere che il suo standard di prestazione è elevato. Gli manca il gol, arriverà presto. Ma Mehdi è un ricostituente, anche per la ThuLa. Perché con Sanchez e Arnautovic, un anno fa, né Marcus né il Toro avrebbero mai potuto riposare in una serata così.
"E poi c’è Bisseck. Che s’è scrollato di dosso quel ricordo un po’ così della prima giornata di campionato, il rigore concesso per ingenuità contro il Genoa. Il tedesco è in volo, ogni partita che passa mette potenzialmente la freccia per sorpassare Pavard, verso una maglia stabile da titolare. Per Inzaghi è un bell’andare", aggiunge Gazzetta.
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