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L'Inter giocherà domani sera in Coppa Italia contro il Pordenone, squadra di Lega Pro. Per la sfida di domani, nella formazione nerazzurra ci saranno molti volti nuovi, come annunciato da Spalletti: sicuramente in campo Padelli, Cancelo, Dalbert e Karamoh, poi l'allenamento di oggi darà qualche altra indicazione. Ranocchia tornerà al centro della difesa, Miranda e D’Ambrosio sono squalificati e quindi fuori causa, Santon andrà in panchina dopo la contusione rimediata sabato sera a Torino e Joao Mario difficilmente si vedrà al Meazza visto l’attacco febbrile che lo ha colpito ieri. Ad aumentare il gruppone questa mattina si aggiungeranno 7-8 ragazzi provenienti dalla Primavera e dalla Berretti nerazzurra e qualcuno di loro verrà anche convocato per la partita contro il Pordenone. Difficile che vengano richiamati Bettella, Zaniolo e Sala invece, impegnati con l’Italia Under 19. Del gruppo di Spalletti invece farà parte Pinamonti che raggiungerà gli azzurrini mercoledì mattina. L’attaccante del 1999 però non dovrebbe partire titolare domani sera.
E non perché non se lo meriti, ma perché seppur in una partita contro una formazione di Serie C – che comunque ha eliminato il Cagliari – i nerazzurri inizieranno il cammino in Coppa Italia e il messaggio che deve passare è quello di non abbassare la soglia dell’attenzione o dare tutto per scontato. La coppa nazionale è un obiettivo vero per un futuro lontano qualche mese (tornare ad alzare un trofeo) e pochi giorni, il 27 dicembre (il prossimo turno dovrebbe prevedere il derby con il Milan). Quindi testa bassa e al lavoro. Oggi i giocatori dopo l’allenamento mattutino verranno lasciati liberi per ritrovarsi domani mattina. Col Pordenone potrebbe essere un 4-2-3-1 con Padelli in porta, difesa con Nagatomo, Skriniar, Ranocchia e Dalbert, Gagliardini e Vecino davanti alla difesa, Cancelo, Brozovic e Karamoh alle spalle di Eder. Buona la risposta del pubblico: si va verso le 23 mila presenze nonostante il Meazza sarà aperto solo nel primo anello e il secondo blu per i 3 mila tifosi di Pordenone.
(La Gazzetta dello Sport)
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