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Diverso, ma non meno significativo il percorso di uno come Hakan Calhanoglu, esploso nel Leverkusen quando era ancora «Neverkusen», la squadra che non vinceva mai, il turco ha lasciato il Milan dopo quattro anni per vedersi superare sotto al naso sul rettilineo finale dello scudetto 2022. La sua nuova vita da regista, iniziata qualche mese dopo quella batosta grazie all’intuizione di Inzaghi per rimpiazzare Brozovic infortunato, gli ha fatto fare un salto di qualità evidente, anche dal punto di vista dell’autostima («sono il migliore al mondo nel mio ruolo»). E il primo traguardo scudetto per Calha avrà un sapore dolcissimo, a maggior ragione se arriverà nel derby.
Su questo il turco si è anche espresso nei giorni scorsi alla Cbs: «Vincere il campionato contro il Milan sarebbe pazzesco, ma stiamo calmi, sarà un impegno durissimo. Spero che, eventualmente, anche i festeggiamenti siano tranquilli perché mi ricordo come avevano festeggiato i rossoneri in passato. Dunque voglio stare calmo». Più facile a dirsi che a farsi, soprattutto se non si sa bene come celebrare l’evento: Marcus Thuram ha alzato il suo unico trofeo da professionista a 26 anni a gennaio in Arabia e dopo la delusione nella finale mondiale con l’Argentina è pronto a sfoderare il sorriso delle grandi occasioni. Al primo derby della vita il francese ha segnato un gol spettacolare, al secondo può festeggiare lo scudetto: la fretta di chi vuole recuperare il tempo perduto”, si legge.
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