La dirigenza nerazzurra vuole accelerare per il portiere brasiliano, individuato come l'erede perfetto di Sommer
L'Inter ha scelto: sarà Bento il portiere del futuro. La dirigenza nerazzurra ha deciso di rompere gli indugi e di accelerare per il brasiliano, e la strategia è chiara: affiancarlo a Sommer per poi prenderne il posto. Così scrive il Corriere dello Sport: "Bento, nel senso di urgenza, ha scavalcato sia l'arrivo di una nuova punta (anche se per Gudmundsson qualche movimento c'è già stato) sia quello di un difensore centrale, che raccolga l'eredità del tandem Acerbi-De Vrij, con Buongiorno come prescelto, ma molto complicato da raggiungere. Il rischio sul conto del portiere brasiliano è legato alla sua definitiva esplosione.
Insomma è in rampa di lancio e non può più essere considerato un semplice prospetto, come poteva essere la scorsa estate, quando già l'Inter gli aveva messo gli occhi addosso. Le sue prestazioni, infatti, l'hanno fatto sbarcare nella Selecao, con tanto di esordio lo scorso marzo. Insomma, l'Inter non è più sola. In particolare, ci sono anche alcuni club della Premier sulle sue tracce. E, senza un affondo concreto nelle prossime settimane, il pericolo è appunto di vederselo soffiare".
"Al momento, il club nerazzurro parte da una posizione di vantaggio, proprio per quanto fatto la scorsa estate. Fosse dipeso da Bento, infatti, sarebbe già stato nerazzurro. Invece, ci fu lo stop dell'Atletico Paranaense. Come forma di compensazione per quel blocco, però, il portiere di Curitiba avrebbe ottenuto una sorta di promessa: a distanza di un anno sarebbe stato libero di scegliere dove andare. Ebbene, siamo ormai arrivati a quella scadenza. E la preferenza di Bento pare continui ad essere l'Inter. Di qui la fiducia di Viale Liberazione di ottenere condizioni favorevoli per chiudere l'affare. L'idea, infatti, è che possano bastare una ventina di milioni (contro i 15 messi sul tavolo un anno fa), nonostante concorrenza e una clausola di uscita da 60 milioni.
Quel prezzo, evidentemente, è inferiore agli oltre 30 milioni per la quotazione sia di Gudmundsson sia si di Buongiorno. Significa che sarebbe meno complicato mettere in piedi l'affare. Anzi, ci sarebbero margini per chiudere la partita senza effettuare prima cessioni. Evidentemente, occorre che tutte le parti rispettino gli impegni presi quasi un anno fa. A quel punto, l'Inter si ritroverà con il futuro della sua porta in casa, ripetendo, in sostanza, lo stesso percorso studiato ormai quasi vent'anni fa per Julio Cesar.