- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Getty Images
Dopo il pareggio in casa della Salernitana, l'Inter scenderà in campo martedì in casa del Benfica. Un'occasione importante per reagire e per cercare di dare una svolta alla stagione. Servirà sicuramente un'altra squadra rispetto a quella delle ultime uscite. Inzaghi avrà bisogno dei suoi giocatori più rappresentativi.
"La Milano del calcio rischia la retrocessione nell’anno in cui in Europa si è guadagnata la pro- mozione al tavolo delle grandi. È un paradosso comune a Inter e Milan. Si preparano all’andata dei quarti di finale di una finora grande Champions League per non pensare ad un campionato nettamente al di sotto delle aspettative e delle possibilità (hanno rispettivamente 8 e 11 punti in meno rispetto ad un anno fa). D’altronde sono le due dominatrici del calcio italiano degli ulti- mi due anni, prima e seconda, seconda e prima in un duello du- rato fino all’ultima giornata. A braccetto, sono tornate nella terra di mezzo della classifica, in lotta per il minimo indispensabile e a chiedersi perché, cosa è successo, come mai non riescono a venirne a capo", spiega Libero.
"La differenza è anche nei protagonisti delle difficoltà: per l’Inter sono i titolari, per il Milan le riserve. I nerazzurri sono traditi dai Lukaku, i Brozovic, i Bastoni e i Barella, i pilastri su cui si è fondato il vecchio ciclo. Ora sono copie sbiadite di loro stessi. E giocatori come Acerbi non sono mai stati a quel livello, quindi è impossibile che ci trascinino l’Inter ora. Risultato: la squadra che incassava troppi gol, ora non ne segna più, a conferma che il virus è in circo- lo da inizio anno. Lautaro non segna da un mese, Dzeko da due e mezzo, Correa da fine ottobre e Lukaku che sbaglia gol a raffica è paradossalmente l’unico che si fa trovare al posto giusto, nel momento giusto", aggiunge il quotidiano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA