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Non si registrano novità sul fronte Dzeko: l'attaccante bosniaco ha da tempo un accordo con l'Inter, ma la Roma non intende fare sconti. Un braccio di ferro tra le due società raccontato così dal Corriere dello Sport: "Se la Roma, almeno a parole, su Barella si è tirata indietro, l'affaire Dzeko, invece, assomiglia sempre di più ad una matassa ingarbugliata. Petrachi, infatti, ha confermato la rigidità del club giallorosso: l'attaccante bosniaco continua a valere non meno di 20 milioni di euro, senza margine per uno sconto. Anche dall'Inter, però, confermano le proprie posizioni, ovvero che il cartellino di un giocatore 33enne, con un solo anno rimasto di contratto, può costare al massimo 10-12 milioni. Insomma, zero passi avanti, ma anche zero disponibilità a compierne".
LO SCENARIO - "Il club nerazzurro si sente forte dell'intesa raggiunta con il giocatore, peraltro censurata dallo stesso Petrachi. E la linea che viene fatta filtrare è che, se la Roma non accetterà le condizioni interiste, allora perderà Dzeko tra un anno, senza incassare nemmeno un euro. Il problema è che così il progetto tecnico allestito da Marotta, Ausilio e Conte perderebbe un pezzo. L'attaccante bosniaco, infatti, sarebbe il titolare nel 3-5-2 insieme a Lukaku. E con quei due là davanti fare a meno di Icardi non sarebbe un problema. Senza Dzeko, evidentemente, bisognerebbe ricorrere ad un piano B, che ora non esiste. Tanto più che non mancano nemmeno le difficoltà nel raggiungere Lukaku".
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