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"L’Inter è partita forte, convinta di risolvere la questione in mezz’ora, ma qualcosa è andato storto, l’Empoli si è scoperto resistente e la faccenda si è complicata. Un peccato di sottovalutazione, non di presunzione. L’Inter non è stata altezzosa, ha spinto e insistito, ma non l’ha fatto con la cattiveria ammirata contro la Fiorentina e il Milan. Ha dosato se stessa, convinta che non fosse necessario viaggiare a tutta. Federico Dimarco l’ha tirata fuori dall’imbarazzo con la perla tecnica della domenica, un sinistro di collo esterno con palla in buca all’incrocio o quasi. La giocata del singolo per dare sostanza a un gioco avvolgente, ma non penetrante".
"Battuto l’Empoli, restano Sassuolo (mercoledì), Salernitana (sabato 30) e Bologna (sabato 7 ottobre) per andare a dama con il massimo dei punti (24), prima della seconda sosta per le nazionali a metà ottobre. L’Inter gioca per l’8 su 8, otto vittorie nelle prime otto giornate. Il prossimo scoglio non è facile come sembrava fino all’altro ieri: contro la Juve il Sassuolo ha ritrovato la sua anima giochista e un grande Berardi, attaccante che ama esibirsi a San Siro", aggiunge Gazzetta.
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