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Dopo aver abbandonato la panchina durante la sfida con la Lazio, l'Inter ha deciso di adottare il pugno duro con Gabigol e Joao Mario. I due nerazzurri si sono allenati a parte per il terzo giorno consecutivo e rischiano seriamente di non essere convocati per la sfida di domenica con l'Udinese. La società ha multato i due giocatori e ha deciso di mandare un messaggio forte a tutto uno spogliatoio che già nei mesi precedenti non ha certo brillato per coesione. Gabigol e Joao Mario sono costati all'Inter 75 milioni e la loro avventura in nerazzurro finora non è stata di certo brillante.
GABIGOL - Sono in molti a chiedersi come l'Inter abbia speso 30 milioni per un giocatore che non è stato mai praticamente utilizzato e ha siglato una sola rete in Serie A. In estate il prescelto era Gabriel Jesus che poi se lo è assicurato il City, ma Suning non voleva tornare a mani vuote dal Brasile e, nonostante il ds Ausilio consigliasse di lasciar perdere, la proprietà ha voluto provare a piazzare il grande colpo. Pirelli fa da testimonial a Gabigol e ora, alla luce del suo rendimento, risulta parecchio infastidita. Per il futuro impossibile pensare a una minusvalenza, l’unica soluzione sarà prestarlo ad un club europeo in cui l’idolo dei bambini possa farsi le ossa.
JOAO MARIO - Il portoghese è arrivato all'Inter da fresco campione d'Europa con la sua Nazionale ed è costato 45 milioni di euro. L'ex Sporting rimarrà in nerazzurro anche nella prossima stagione perché ha dimostrato a singhiozzo di poter dare il suo contributo. Impiegato soprattutto da trequartista in perenne staffetta con Banega, Joao non si è mai davvero sporcato gli scarpini quando c’era da lottare in mezzo al campo. A Spalletti (o Conte) il compito di rivitalizzare un giocatore che per età, tecnica e forza fisica ha potenzialità enormi.
(La Gazzetta dello Sport)
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