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Inter: quante rivoluzioni in sette anni. Hanno resistito in pochi, Ausilio, Samaden…

Riccardo Fusato

Negli ultimi sette anni, in casa Inter, ci sono stati tanti cambiamenti sia a livello di allenatori che di dirigenti

Negli ultimi sette anni, in casa Inter, ci sono stati tanti cambiamenti sia a livello di allenatori che di dirigenti ma ci sono anche persone, poche a dire il vero, cha hanno mantenuto il loro posto  resistendo a terremoti e passaggi di proprietà. Il direttore sportivo Piero Ausilio, fresco di rinnovo fino al 2020, è all’Inter dal 1998 quando era segretario del settore giovanile. Da allora è sempre rimasto, a eccezione di una stagione da ds allo Spezia, club controllato dall’Inter, e ha scalato la... catena di comando: direttore del vivaio, ds (e vice di Marco Branca), ora responsabile dell’area tecnica. C’è però chi in nerazzurro è arrivato ancora prima di lui: Roberto Samaden, attuale direttore della cantera, è all’Inter dal 1990 esattamente come Giuseppe Giavardi, responsabile dello scouting dei giovani. Nella “Masia” nerazzurra però ci sono ormai da tanti anni anche il responsabile tecnico Daniele Bernazzani, il “re” degli osservatori Casiraghi e il responsabile dell’attività di base, Giuliano Rusca. Altri “superstiti” sono i fisioterapisti Marco e Massimo Dellacasa, ultimi rappresentati di una famiglia che da tre generazioni (ovvero dal 1945) cura i muscoli degli interisti. C’è chi resiste anche all’ufficio stampa, tra i magazzinieri e al marketing, ma sono pochi e vanno considerati... gli highlander nerazzurri, una specie in estinzione.