- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Getty Images
Inter-Real Madrid, una grande classica del calcio europeo che questa sera scriverà una nuova pagina di storia. La Gazzetta dello Sport ripercorre i precedenti tra le due squadre.
"La prima pagina è stata scritta il 27 maggio 1964 al Prater di Vienna: il grande Real delle cinque Coppe Campioni, quello che faceva tremare il cielo con Puskas-Gento-Di Stefano, contro l’Inter del Mago Herrera, l’unico a convincere tutti che l’impresa era possibile. Come? Con difesa e contropiede più il tocco del figlio d’arte. Nel 3-1 finale Sandro Mazzola ne fece due e all’uscita Puskas si avvicinò a lui: «Ho giocato contro tuo padre Valentino, tu sei degno di lui». Quel giorno nasceva la Grande Inter, una squadra oltre la leggenda. Due anni più tardi, però, primavera del 1966, il Madrid strappò la dura rivincita: porta in faccia ai nerazzurri in semifinale di Coppa dei Campioni. Poi nell’inverno del 1967 un’altra impresa nerazzurra: quarti di finale, vittoria interista a San Siro con una rete di Cappellini, l’elettrauto diventato centravanti, e nel ritorno al Bernabeu, davanti a novantamila spagnoli inferociti, pure il lusso di una vittoria sui Blancos per 2-0".
"L’Inter tornò alle mille luci del Bernabeu nella primavera del 1981, l’alba di un decennio di sfide arroventate come poche altre nella storia. Quella volta prima Santillana e poi Juanito beffarono la squadra di Bersellini, poi al ritorno il gol di Graziano Bini fu solo una splendida illusione: nerazzurri eliminati in semifinale di Coppa dei Campioni. La stessa cosa due anni più tardi, nel 1983, stavolta in Coppa delle Coppe (1-1 a San Siro e 2-1 per gli spagnoli a Madrid). K.o. dolorosi, ma non come quelli del 1985 e del 1986, due semifinali di Coppa Uefa che ancora tolgono il sonno a molti tifosi nerazzurri".
"Un decennio dopo, 25 novembre del 1998, fase a gironi della Champions, ecco la rivincita post-datata. Era la squadra di Gigi Simoni e di Ronaldo ma, dopo la rete di Zamorano e il provvisorio pareggio di Seedorf, fu Roberto Baggio a scatenare la festa con una mitica doppietta. Le due sfide della scorsa stagione hanno avuto ben altra epica, sia per il risultato sia perché si è giocato nel silenzio: Conte è caduto sia là (3-2) sia qua (0-2, rosso sanguinoso di Vidal). Insomma, l’Inter 2020-21 si è giocata l’Europa in quelle due notti".
© RIPRODUZIONE RISERVATA