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Inter in tuta mimetica, Inzaghi veste un abito diverso e ottiene un record storico in Champions

Andrea Della Sala Redattore 
L'Inter vince e, soprattutto, non subisce gol. Per la quarta volta in Champions League Sommer porta a casa un clean sheet

L'Inter vince e non prende gol. Ormai una costante in Champions League, ma non in campionato. La squadra di Inzaghi mette l'elmetto, si difende e ottiene tre punti importantissimi contro una big della Premier League. L'Arsenal attacca ma non riesce a trovare spiragli.

"L’Inter sempre in ordine davanti allo specchio, bellina ed elegante nel fraseggio, a volte vanitosa nelle troppe occasioni da gol create (e poi mangiate), ieri si è vestita con tuta mimetica ed è andata a sporcarsi nella foresta della Champions. Nel secondo tempo, contro una squadra di qualità sopraffina, si è fatta cattiva ma mai brutta, perfino nostalgicamente “italiana”, lei che aveva sempre rivendicato un certo moderno europeismo. Così ha portato all’esaltazione i 75mila di San Siro: le partite di grande sofferenza felice sono sempre quelle che restano impresse nel cuore dei tifosi. Stavolta, però, ha aggiunto un pezzettino di storia nerazzurra in questa nobile competizione. È la quarta volta su quattro che la sua squadra tiene inviolata la porta, non era mai successo in Champions. Assieme alla banda di Inzaghi, solo l’attuale Atalanta e la Juve della stagione 2004-2005 ci erano riuscite tra le abitanti del nostro calcio", racconta La Gazzetta dello Sport.

"Curioso che in Europa non siano mai praticamente esistiti i problemi di solidità che spesso si vedono in campionato e non deve ingannare la resistenza contro i Gunners di ieri sera. L’ultra-difesa è stata costretta dalle circostanze, ma c’era tutt’altra attitudine rispetto a quella della Serie A. Imparagonabile gli ultimi minuti di domenica scorsa con il Venezia. Mentre in tanti ora si chiedono quale sia la vera Inter, quella domestica o quella continentale, Inzaghi si gode un Bisseck e un De Vrij in versione baluardi. Anzi, nel caso del tedesco in versione gladiatore ferito nell’arena. Aveva in partenza un problema al costato, così ha giocato fasciato e sotto antidolorifici e a fine primo tempo ha pure dovuto usare la borsa del ghiaccio. Simone sa come difendersi in questa competizione (dal suo arrivo, 2021-22 l’Inter è la squadra che ha registrato più “clean sheet” in Champions League: 19 in 33 match, 58% del totale), ma un tempo intero con la linea così stretta a cinque davanti al portiere, forse, non l’aveva ancora vissuto. Sui calci d’angolo gli inglesi riempivano l’area piccola come un vagone della nuova metropolitana 4 di Milano nell’ora di punta, ma l’applicazione nerazzurra è stata totale. Se venisse mantenuta sempre, allora sì che l’Inter tornerebbe definitivamente a volare su una stella", aggiunge il quotidiano.