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E' stata un'ipotesi per qualche giorno, salvo poi entrare in corsa il Cagliari: Radja Nainggolan e la Fiorentina non era fantamercato. Lo racconta La Nazione, che svela un retroscena nella sua edizione odierna: "Tutto cominciò alla fine di una telefonata che l'Inter fece ai dirigenti viola per chiedere Cristiano Biraghi. Una buona offerta, l'ok - della Fiorentina ai nerazzurri - per trattare direttamente col giocatore e infine... l'idea. Alla fine di quella telefonata la Fiorentina decise che Nainggolan sarebbe potuto essere un obiettivo per il nuovo centrocampo. L'Inter firmò il via libera, e il sogno del Ninja iniziò a prendere corpo. La tentazione di sposare l'avventura di Firenze, probabilmente, il Ninja l'ha avuta davvero, ma poi la scelta sul futuro l' ha presa pensando alla famiglia.
Alla sua famiglia, alla possibilità di tornare a Cagliari per i problemi della moglie. Insomma, ambizioni e voglia di continuare a giocare a un buonissimo livello c'erano, ma la realtà, la vita di tutti i giorni, del Ninja era un'altra cosa. Così, quando la Fiorentina gli chiese molto semplicemente un sì o un no ad accendere la trattativa vera e propria, Nainggolan spiegò che sarebbe stato inutile andare avanti, magari mettersi a parlare di soldi o di obiettivi personali. Lasciava Milano solo per tornare a 'casa' o meglio a casa della moglie, il Ninja e allora tutto quello che aveva animato giornali, tv e sogni dei tifosi si trasformò in un mistero dalla soluzione che per molti avrebbe potuto avere ancoro qualche sorpresa. Un colpo di coda, un qualcosa che comunque avrebbe potuto vedere Nainggolan in mezzo alla nuova mediana di Montella".
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