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Inter, una cautela in più per i rientranti. Sulla decisione ha inciso un fattore in particolare

L'Inter non può seguire la dieta dei giocatori all'estero e anche per questo ha deciso che dovranno tornare a Milano la prossima settimana

Andrea Della Sala

Dopo averli fatti partire per i loro paesi, a seguito dei 14 giorni di quarantena, l'Inter è pronta a richiamare in Italia i giocatori. Al loro rientro a Milano, dovranno di nuovo mettersi in quarantena per altri 14 giorni.

"I primi a lasciare la città, dietro autorizzazione del club, erano stati il capitano Handanovic e Brozovic, lunedì scorso. Il giorno successivo la stessa scelta era stata fatta da altri cinque compagni: Lukaku in Belgio, Eriksen in Danimarca, Godin in Uruguay, Moses e Young in Inghilterra. Ora stanno svolgendo a distanza i compiti da loro consegnati da Antonio Conte. Non cambierà poi molto al loro ritorno in Italia: Appiano resterà off limits, continueranno le sedute di allenamento da due ore al giorno decise dallo staff del tecnico nerazzurro. L’unica vera grande differenza è nell’alimentazione: a Milano i giocatori nerazzurri sono infatti “seguiti” dal punto di vista della dieta ogni giorno dall’Inter, con i pasti quotidiani consegnati a casa dal club su consiglio del nutrizionista Matteo Pincella. La stessa cosa non è ovviamente possibile con gli atleti all’estero. Particolari che non è detto facciano la differenza, ma che l’Inter non vuole dimenticare. Una cautela in più, in mezzo a tanti punti interrogativi", spiega La Gazzetta dello Sport.

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