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Da dimenticare i rigori di Madrid. Solo due gol su cinque per l’Inter e il Corriere dello Sport oggi si sofferma proprio sulla lista di rigoristi scelta da Simone Inzaghi nel match contro l’Atletico. “Diciamo la verità. Oblak è un mostro, ma l’Inter sul dischetto non ha mandato degli specialisti. Solo Calhanoglu (il rigorista principale) e Acerbi sono riusciti a segnare. Mkhitaryan, Barella e Dimarco erano usciti. Mancavano Arnautovic e Carlos Augusto. Il portiere ceco ha respinto i tiri di Sanchez e Klaassen. Lautaro ha sparato un pallone altissimo. E’ il nono errore dell’argentino. Medie non eccellenti in carriera: 15 gol realizzati su 24 tentativi dal dischetto. L’ultimo errore risaliva a fine febbraio con l’Atalanta a San Siro. In Champions, a Salisburgo, il Toro aveva centrato il bersaglio.
Male il cileno e l’olandese. Sanchez, compresa la nazionale, ha addirittura accumulato più errori (ben 12, compreso quello al Metropolitano) rispetto ai 10 gol trasformati su rigore. Inzaghi lo aveva mandato a tirare con il Genoa in campionato e in Champions a Lisbona: entrambe le volte, Sanchez aveva fatto centro. Klaassen non tirava un rigore in una partita ufficiale da oltre tre anni: l’ultimo nell’ottobre 2020 in Eredivisie con l’Ajax. Il curriculum del centrocampista olandese dice 10 gol a fronte di 6 errori. Simone, nella notte del Metropolitano, non si dava pace: «Ieri ad Appiano li avevamo tirati molto meglio»”, si legge.
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