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CdS – Inter, ritmo basso e altro segnale: capisca in fretta di non potersi gestire

Alessandro De Felice Redattore 
L'analisi del quotidiano sportivo all'indomani del pareggio dei nerazzurri di Simone Inzaghi sul campo del Monza

L'Inter non riesce a mantenere il passo e si ferma ancora, questa volta sul campo del Monza, dove fatica a sbloccare il risultato, rimanendo sul punteggio di 0-0 per gran parte della partita, fino al botta e risposta finale con Dany Mota e Dumfries.

"Perdere sarebbe stato eccessivo. Ma l’Inter ha comunque costruito troppo poco per meritare davvero il successo” scrive il Corriere dello Sport, - "Contro il Genoa c’era stato il primo segnale, ieri è arrivato il bis".

Con questo pareggio, l'Inter spreca l'opportunità di prendere il comando solitario della classifica, ora occupato dal Napoli. I nerazzurri non solo sono stati bloccati dal Monza, ma hanno rischiato la loro prima sconfitta stagionale.

Dopo vari tentativi falliti contro la compatta difesa brianzola, i giocatori di Inzaghi si sono fatti sorprendere dal colpo di testa di Mota, bravo a saltare sopra Pavard sul cross di Izzo. A pochi minuti dalla fine, Dumfries è riuscito a evitare il peggio per l'Inter, finalizzando un passaggio basso di Carlos Augusto per pareggiare.


Le prestazioni sottotono di Thuram e Lautaro, ancora a secco dopo quattro giornate, hanno inciso negativamente. Inzaghi ha provato a dare fiducia ad Asllani e Frattesi al posto di Calhanoglu e Barella, ma il centrocampo non ha funzionato come sperato dal tecnico e al contrario i due hanno faticato.

È il caso, però, che l’Inter capisca in fretta di non potersi gestire. Non sempre è sufficiente il minimo sforzo per vincere le partite. Partita sotto tono” aggiunge il Corriere dello Sport.

Per gran parte del match, l’Inter ha mostrato un ritmo basso e una manovra poco incisiva, favorendo il Monza, che ha potuto difendersi chiudendo gli spazi e affollando il centrocampo. Frattesi è sembrato poco brillante, mentre la regia di Asllani è stata prevedibile. La maggior parte delle azioni nerazzurre si sono sviluppate sulla fascia sinistra, con Dimarco che ha messo diversi palloni in area, ma Lautaro e Frattesi non sono stati abbastanza precisi. Sul versante destro, l'Inter non è praticamente mai riuscita a imporsi, mancando cambi di gioco efficaci e combinazioni tra Darmian e Pavard. Il pressing alto dell'Inter ha creato qualche difficoltà al Monza, che ha provato inizialmente a costruire dal basso, perdendo però diversi palloni pericolosi. Uno di questi, un passaggio sbagliato di Maldini, è stato intercettato da Dimarco, che però ha fallito il bersaglio.

Resosi conto del rischio, Nesta ha chiesto ai suoi di evitare eccessivi rischi e di cercare di giocare più diretto su Djuric, anche se l’attaccante non è riuscito a mantenere il possesso per permettere ai compagni di salire. I brianzoli, infatti, hanno preferito rimanere compatti e attendere, piuttosto che sbilanciarsi in avanti.

Nemmeno dopo l'intervallo l'Inter è riuscita a cambiare marcia, mantenendo un gioco compassato. Inzaghi, sempre più insofferente per la lentezza dei suoi, ha inserito Taremi (sostituendo Lautaro), Dumfries e Zielinski, quest’ultimo al debutto in nerazzurro ma apparso ancora indietro di condizione. L’unico che ha continuato a rendersi pericoloso è stato Dimarco, ma senza l'aiuto dei compagni. A quel punto, Inzaghi ha deciso di rischiare tutto, inserendo Correa e Arnautovic per formare un tridente offensivo. Tuttavia, è stato il Monza a sorprendere, trovando il gol del vantaggio. Solo allora l’Inter ha reagito, trovando il pareggio grazie a un’azione ben orchestrata da Carlos Augusto e Correa, che ha permesso a Dumfries di siglare il gol decisivo.