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Inter-Roma, occhio alla prima mezz’ora. E da ogni calcio piazzato può nascere un gol

Inter e Roma sono le squadre che segnano di più nei primi 30' e anche sui calci piazzati primeggiano in Serie A

Andrea Della Sala

Sfida importante quella di questa sera a San Siro tra Inter e Roma. Sarà anche la gara tra le due squadre che in campionato sfruttano al meglio le palle inattive.

"Micidiale la squadra allenata dal portoghese Paulo Fonseca, che in questo modo ha segnato il 46% dei suoi gol, 12 sui 26 complessivi. Quattro sono arrivati su rigore, due dalle punizioni dirette di Kolarov, ma altri sei dalla capacità dei corazzieri giallorossi di dominare le mischie, specie se imbeccati dalle parabole eccellenti di Pellegrini e Veretout. La predisposizione a sfruttare i palloni inattivi ha risolto più volte situazioni complicate. Esempio chiaro, il match con il Brescia, nel quale per tutto il primo tempo i giallorossi si sono trovati a cozzare contro un muro, prima di risolvere la pratica nella ripresa, con tre azioni da calcio d'angolo. Stavolta però il compito di Smalling (uno dei più temibili in mischia) e compagni è più difficile: l'Inter è la squadra che subisce meno gol sugli sviluppi di calci da fermo, soltanto uno dall'inizio del campionato. Normale, con de Vrij, Skriniar e Godin a pulire l'area. Nello stesso tempo, la squadra di Conte di gol da palle inattive ne ha fatti 11, uno in meno della Roma, sui 31 segnati finora. Determinanti, ovviamente, i cinque rigori (3 Lukaku e 2 Lautaro)", spiega il Corriere dello Sport. 

"Roma e Inter sono anche le due squadre che vanno più in gol nella prima mezz’ora: 12 reti per i nerazzurri, per merito soprattutto di Lautaro Martinez, più pericoloso di un aspide nei primi minuti. Sei degli otto gol dell’argentino sono arrivati nel primo terzo di partita. Anche la Roma ha partenze veloci, con 9 reti nei primi 30 minuti. Una tendenza che serve a mettere in discesa le partite, come accaduto ad esempio contro il Napoli, con il gol al 19’ di Zaniolo. Infine, un altro dato accomuna le due squadre: la capacità di trovare la rete con tanti uomini. Entrambe fin qui hanno ben undici marcatori in organico", aggiunge il quotidiano.

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