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GdS – Turnover esagerato, l’Inter torna pazza. “Soprattutto c’è da capire come sia possibile…”

L'analisi de La Gazzetta dello Sport

Matteo Pifferi

"Un’altra notte di LuLa piena? Quando mai, sembra essere tornati in zona “pazza Inter amala”: una canzone che nell’era Conte sembrava uscita dall’hit parade e invece rientra in classifica nel momento cruciale". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito al clamoroso 3-3 interno dell'Inter contro il Sassuolo. Una partita mal giocata dai nerazzurri che scivolano così a -8 dalla Juventus e restano a -4 dalla Lazio, perdendo così la chance per ricucire il gap, almeno dai biancocelesti. "Soprattutto c’è da capire come sia possibile un saliscendi così. Sotto di un gol, infatti, l’Inter va prima sul 2-1 e poi sul 3-2, malgrado l’incredibile traversa di Gagliardini da mezzo metro e l’ancor più sciagurato rigore di Young appena entrato. Sembra fatta, ma all’89’ la difesa riesce a perdersi Magnani sulla linea: un pari che non è un’ingiustizia, il contrario", commenta la Rosea.

TURNOVER

Il quotidiano, poi, punta il dito con un turnover apparso un po' troppo eccessivo, visto che Conte ha cambiato diversi elementi, schierando dal 1' tante novità rispetto a Inter-Samp: "I 5 cambi rispetto alla Samp si sentono tutti, e le altre 5 sostituzioni da regolamento non aiutano a ritrovarsi. Non è facile spiegarsi altrimenti la partenza horror dei nerazzurri, da notte di luna piena, sì, ma con i licantropi che spuntano da ogni cespuglio", spiega La Gazzetta dello Sport. La reazione dell'Inter arriva sul finire di primo tempo, con il rigore segnato da Lukaku e la rete di Biraghi. Nella ripresa, anche con l'ingresso di Lautaro, i nerazzurri sembrano poter chiudere i conti ma la traversa di Gagliardini mantiene tutto ancora in vita. "La “follia” però s’impadronisce collettivamente della sfida nei 10’ finali. Naturalmente è l’Inter a dare l’esempio con Young che mette giù lo scatenato Muldur, dopo un fallo di mani molto molto sospetto. Berardi non sbaglia. E il bello deve ancora arrivare con i due gol quasi speculari – lanci in area e appoggi sulla linea – che premiano prima Borja Valero e infine Magnani. Non ci sono nuvole su San Siro, ma la LuLa è oscurata lo stesso. Come la classifica", chiosa la Rosea.

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