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Il giorno dopo Bayern Monaco-Inter, il Corriere della Sera analizza la prestazione della squadra di Inzaghi. Nonostante tante riserve lanciate da Inzaghi dal 1', i nerazzurri non hanno sfigurato. "La curiosità resta. E Simone Inzaghi in qualche modo se la porterà avanti fino agli ottavi, dove il sogno è quello di incrociare il Porto, ma incombono le altri grandi corazzate, Real, City, forse Psg, senza dimenticare Conte con il suo Tottenham: in questo momento di grazia, dopo sei vittorie e un pari al Camp Nou, l’Inter dei titolari, sconfitta per la prima volta a Monaco, avrebbe potuto giocarsela fino in fondo con il miglior Bayern? Difficile, anche se il divario visto a inizio settembre, oggi è sicuramente minore. Fatto sta che per alcune cose viste all’Allianz, come la capacità di provarci in ripartenza, la domanda è anche lecita".
"In campo ci sono almeno 6-7 giocatori per parte che non sono titolari fissi o sono riservisti puri. L’avvio degli inzaghiani è incoraggiante. Con Asllani timido e gli esterni che faticano a trovarsi con i cambi di campo, l’Inter si ritrova schiacciata davanti all’area. Ripartire però è un’arte che i nerazzurri hanno mostrato al Camp Nou. L’inizio della ripresa è più aggressivo, ma il gol di testa di Acerbi su punizione di Asllani è in fuorigioco, così come una rovesciata di Choupo. Il camerunese, che avrebbe fatto comodo alla Germania, si rifà con un tiro imprendibile per il connazionale Onana. È il 71° gol in 21 gare del Bayern, un’enormità. Ma anche il vice Neuer non è male e nel finale nega a Dzeko un gol che sarebbe stato meritato. E avrebbe stimolato la curiosità".
(Corriere della Sera)
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